Ambiente
Continua la discesa dei livelli del lago Maggiore: l’allarme del sindaco di Verbania Silvia Marchionini
Conseguenze drammatiche per il commercio, l’economia, il turismo e la viabilità dei cittadini
Continua la discesa dei livelli del lago Maggiore. Conseguenze drammatiche per il commercio, l’economia, il turismo e la viabilità dei cittadini. E la Regione Piemonte non muove un dito. E’ quanto sostiene il sindaco di Verbania Silvia Marchionini.
Si sono persi due metri di livello del lago Maggiore negli ultimi due mesi.
A causa del basso livello delle acque del lago Maggiore, si è già ridotto a 100 quintali (rispetto ai normali 440) il peso massimo complessivo a pieno carico degli automezzi ammessi a bordo dei traghetti della Navigazione Lago Maggiore. Se i livelli scenderanno rispetto a quelli attuali di altri 11 cm la portata dei traghetti diminuirà a 20 quintali, se di altri 25 cm si dovranno fermare alcuni tipi di traghetti. Si sono “persi” ben due metri di livello del lago negli ultimi due mesi.
Una situazione che si profila altamente problematica, con possibili conseguenze drammatiche per il commercio, il turismo, l’economia locale e gli spostamenti dei cittadini. Basti pensare che negli ultimi due mesi la Navigazione Lago Maggiore segnala un dimezzamento degli utenti.
Il lago in secca, significa imbarcazioni che non approdano, perdite economiche e di lavoro per i cantieri nautici, danni all’ecosistema naturale lacustre, meno presenze turistiche.
È evidente che la sperimentazione del Consorzio Ticino (lunga ormai un decennio!) ha fallito. Forse è ora di modernizzarci, predisponendo modelli matematici che prevedano come ripartire l’acqua del lago coinvolgendo anche la parte Svizzera.
Ribadisco che gli amministratori locali e le forze economiche del territorio non possono essere lasciati soli. Noi la battaglia la stiamo conducendo da tempo, come ho già più volte ricordato anche agli organi d’informazione nazionali in queste ore.
Ribadisco che non c’è davvero un luogo reale di confronto con l’autorità di Bacino e non esistono solo gli interessi agricoli e industriali ma anche quelli turistici e del trasporto locale nel nostro bacino. Per questo chiediamo che i livelli istituzionali, a partire da quelli regionali, ad oggi in silenzio, se ne occupino davvero, e non solo a parole, a partire dall’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati e dal consigliere regionale nel nostro territorio Alberto Preioni.
Il turismo è programmazione, accoglienza, cosa deve ancora succedere perché la Regione Piemonte decida di almeno convocare un tavolo urgente?
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