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Cronaca

Harald Espenhahn è stato arrestato in Germania, 16 anni dopo il rogo alla ThyssenKrupp

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Harald Espenhahn, manager della ThyssenKrupp, era stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione italiana il 13 maggio 2016 per il rogo che – nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 –  nell’impianto di Torino costò la vita a 7 operai.

Il manager, però, era ancora a piede libero in Germania perché nel 2020 aveva presentato un ricorso alla Corte Costituzionale tedesca, lamentando una violazione del diritto di difesa.

Qualche giorno fa la svolta: Harald Espenhahn è stato arrestato, proprio in Germania, con l’accusa di omicidio colposo e dovrà scontare cinque anni.  Il manager non aveva ancora scontato un solo giorno di carcere, nonostante il tribunale di Hamm avesse confermato la sentenza italiana nel febbraio 2020.

L’arresto arriva dopo ben sedici anni dal rogo che ha spezzato le vite di Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi. E  a 7 anni dalla condanna della Cassazione per tutti gli imputati.

Come riporta RaiNews, la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva accolto a novembre 2019 il ricorso dei famigliari delle vittime, sui ritardi nell’esecuzione nella pena.

Ora tocca alla corte di Strasburgo stabilire di chi sia la responsabilità di questi ritardi tra Italia e Germania e valutare un risarcimento danni.

Una magra consolazione per i famigliari delle vittime.

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