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Il pranzo di Ferragosto costa caro agli italiani: prezzi in salita anche del 10%

Le vacanze estive 2023 potrebbero in parte essere funestate non solo per il caro-voli, ma anche per il salasso che sta caratterizzando le spese alimentari

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Questo anno il Ferragosto costa caro agli italiani. Quanto? Secondo Assoutenti, per un pasto completo una famiglia deve mettere in conto questa estate una spesa maggiore, in media pari al +10,7% rispetto al 2022, che, spalmato sull’intero anno, raggiunge la cifra di 823 euro per una famiglia con 2 figli.

Le vacanze estive 2023 potrebbero in parte essere funestate non solo per il caro-voli, ma anche per il salasso che sta caratterizzando le spese alimentari.

Assoutenti denuncia la situazione sulla base degli ultimi dati Istat relativi all’inflazione: registra, infatti, rincari a due cifre per i prezzi di alcuni prodotti tipici estivi, immancabili sulle tavole in occasione del tradizionale pranzo di Ferragosto.

Come riporta Ansa, “considerato un pranzo da 8 persone in casa, la spesa a parità di consumi sale di circa 22 euro rispetto allo scorso anno. Su una platea potenziale di 15 milioni di famiglie che trascorreranno il Ferragosto in casa, l’aggravio di spesa risulterebbe pari a +330 milioni di euro”.

Tra gli aumenti, spicca di certo quello dello zucchero, i cui prezzi salgono mediamente del +47,3% rispetto allo scorso anno. L’olio d’oliva rincara del 30,6%, le patate del 26,9%, il riso del 26,7%, i pomodori del 25%, l’insalata del 15,5%. La verdura fresca sale in media del 19,8%, la frutta del 13,8% con punte del 24,3% per le arance, 20,8% la frutta con nocciolo. I gelati segnano +16,2% su anno.

Non sono da meno i prezzi delle bibite e bevande: quelle gassate aumentano in media del 18,8%, le bibite analcoliche del 16,9%. Nel dettaglio, i prezzi delle birre a basso contenuto di alcol e non alcoliche rincarano del 17,8% (+12,8% quelle alcoliche), i succhi di frutta del 14,9%, l’acqua minerale del 10,7%.

I listini della carne crescono solo del 6,2%, ma per il pesce surgelato si spende in media l’11,6% in più rispetto allo scorso anno, +18,6% per il latte conservato, +12,5% gli yogurt, +18,1% i formaggi fusi. I piatti pronti aumentano del 10,1%, salse e condimenti del 10,5%, prodotti di pasticceria confezionati +14,3%.

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