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Grandinata in Piemonte: si stima una perdita dal 70 al 100% nei raccolti

Il presidente Cirio a Cortemilia con i rappresentanti delle istituzioni e degli agricoltori per fronteggiare la calamità.

Elena Prato

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Piemonte – In seguito alla violenta grandinata che si è abbattuta lo scorso giovedì pomeriggio su alcune zone del Piemonte, in particolare sull’Alta Langa cuneese e su alcuni comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino, è stata stimata una perdita nell’agricoltura che va dal 70 al 100% del raccolto e danni enormi alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese. Sfere di grandine del diametro di quasi 10 centimetri hanno colpito e devastato campi, vetture e abitazioni. Una situazione senza precedenti su un territorio che rappresenta un’assoluta eccellenza nella produzione di vini rinomati e della celebre nocciola Tonda gentile delle Langhe.

 

Per fronteggiare e fare il punto sulla situazione, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha voluto convocare questa mattina una riunione in Comune a Cortemilia (CN), uno dei più colpiti dalla calamità. «In questa fase – hanno spiegato il presidente Cirio e l’assessore Protopapa – è fondamentale certificare la stima dei danni e soprattutto […] documentare dettagliatamente prima delle operazioni di ripristino, conservando questa documentazione, perché sarà fondamentale per poter accedere agli indennizzi. Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale, ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro. […] Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per non lasciare solo nessuno».

 

Regione Piemonte e Provincia di Cuneo si attiveranno inoltre nelle prossime ore per garantire ai Comuni la possibilità di procedere con lo smaltimento e il rimessaggio dei materiali e delle macerie dovute ai danni, individuando anche degli eventuali centri di raccolta.

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