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Cultura

Relazione annuale cultura in Piemonte: crescono i musei, fatica il cinema

Il numero di lavoratori dello spettacolo in Piemonte nel 2022 si attesta a 14.780 unità, 1.280 in più rispetto all’anno precedente (+9%) ma ancora 980 in meno rispetto al 2019 (-6%)

Gabriele Farina

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Torino – L’Osservatorio Culturale del Piemonte ha presentato oggi la Relazione Annuale 2022-2023, La cultura in Piemonte, che prende in esame i dati del settore culturale della regione. Come già evidenziato nei precedenti report annuali, la deflagrazione della pandemia si innesta e conclude una decade caratterizzata da una crisi economica di portata eccezionale e da un generalizzato calo delle risorse pubbliche che ha condotto al quasi dimezzamento dei finanziamenti destinati alla cultura. A questa condizione di partenza si sono aggiunte nell’ultimo triennio le perdite economiche generate dal Covid, l’aumento dei costi energetici causati dal conflitto in Ucraina e, in ultimo, l’inflazione. Nel frattempo, sono cambiate le abitudini di fruizione e di utilizzo del tempo libero e, anche per i forti consumatori di cultura, sono emerse nuove modalità di fruizione “onlife” fortemente ibridate dalla tecnologia e dal digitale: difficile pensare, dunque, che in un tempo più o meno breve si possa recuperare lo stato precedente, prima della tempesta pandemica. Emerge in tutto ciò una difficoltà a fornire una sintesi delle dinamiche che interessano il settore culturale: i dati raccolti evidenziano contraddizioni sia tra i diversi comparti sia all’interno dei singoli ambiti.

Se la partecipazione culturale fuori casa dei residenti in Piemonte nel 2022 segna un marcato recupero rispetto al 2021 (+14 punti percentuali), resta ancora distante dai livelli pre-pandemia e non interessa in egual misura tutte le proposte. Con 5,7 milioni di ingressi, i musei nel corso del 2022 hanno avuto una ripresa graduale e non generalizzata per tutti i beni (+115% sul 2021 e -9% sul 2019), ripresa più che confermata dai risultati del sistema museale metropolitano nei primi 5 mesi del 2023 che con 2,6 milioni di visite segna un +9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Lento, invece, il ritorno nelle sale cinematografiche: sono stati 3,3 milioni gli spettatori nel 2022, il doppio di quelli dell’anno precedente ma ancora la metà di quelli del 2019. I primi 5 mesi del 2023 segnano una leggera ripresa ma insufficiente a far tornare la frequentazione dei cinema ai livelli pre-pandemia (-39% rispetto allo stesso periodo del 2019). Cresce il pubblico delle attività festivaliere, specie all’aperto, dove la condivisione fisica del luogo e dell’esperienza è nuovamente al centro dei desideri e delle modalità di fruizione, mentre non è così impetuosa la ripresa delle istituzioni che offrono prodotti culturali in luoghi chiusi. La crescita delle attività di spettacolo trova conferma nell’occupazione che nel 2022 aumenta del 9% rispetto all’anno precedente. Si attesta su livelli decisamente inferiori rispetto al passato la frequentazione delle biblioteche, che interessava il 17% della popolazione nel 2019 e l’11% nel 2022, mentre si consolida l’interesse per i servizi di digital lending.

Per Luca Dal Pozzolo, Direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte: “La pandemia ci ha messo di fronte a una cesura drammatica con il passato, già fortemente incrinato da elementi di insostenibilità del sistema: (…) È sempre più necessario uno sforzo di intelligenza collettiva, condivisa tra operatori, ricercatori indipendenti, Università per interpretare questa transizione evitando le paludi della semplificazione e le interpretazioni fondate su paradigmi ormai fuori corso, per individuare linee guida di azione, innovazioni economiche e gestionali, modalità di dialogo e coinvolgimento dei pubblici che convincano i nostalgici a non rimpiangere col senno di poi il 2019 come il migliore degli anni di sempre e diano strumenti agli attori e ai policy maker di chiudere i conti con il ‘900 per aprire la strada ad una nuova concezione delle attività e delle politiche culturali”.

Partecipazione in ripresa nel 2022 rispetto al 2021 ma lontana dai livelli pre-pandemia

Stando ai dati ISTAT, nel 2022 il 43,8% della popolazione piemontese ha letto almeno un libro nel corso dell’anno, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto al 2021, mentre solo il 31% dei piemontesi ha letto un quotidiano. Il 29,3% dei residenti piemontesi ha visto almeno un film al cinema nel 2022 contro l’8,5% del 2021, tuttavia il consumo di cinema in sala nel 2022 in Piemonte resta molto distante da quello registrato pre-pandemia, con circa 20 punti in meno rispetto alla media dell’ultimo decennio. Per quanto riguarda la frequentazione di teatri e concerti, nel 2022 l’11,2% dei cittadini ha preso parte a uno spettacolo teatrale (+8,1 punti rispetto al 2021) e l’11,8% a un concerto di musica leggera (+8,5 punti sul 2021). Nel frattempo, come evidenziato dall’Indagine sul Clima d’Opinione dei residenti realizzata da IRES Piemonte, emerge una maggior attenzione per la fruizione online dei contenuti culturali, ma prevalentemente circoscritta alla visione di film/serie tv/documentari in streaming, attività che interessava il 29% del campione nel 2022 e interessa il 37% nel 2023. La diffusione delle tecnologie digitali ha certamente aperto a nuovi modelli di fruizione culturale che affiancano, e non semplicemente sostituiscono, quelli precedenti.

Musei e beni culturali: 5,7 milioni di ingressi nel 2022

Nel 2022, i 201 musei del Piemonte rispondenti al monitoraggio OCP hanno registrato 5,7 milioni di ingressi, segnando una netta ripresa rispetto all’anno precedente (pari al +115%). Il confronto con i risultati di pubblico del 2019 può apparire negativo, ma la perdita dell’8% delle visite nel 2022 rispetto al 2019 nei beni dell’area metropolitana e del 13% nei musei del sistema regionale è determinata per lo più dalla coda lunga del covid e delle relative restrizioni ma anche dalla sospensione delle visite scolastiche nel primo trimestre 2022. Nel secondo semestre dell’anno, infatti, il numero di ingressi nei musei piemontesi, pari a 3,5 milioni, è in aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Una crescita influenzata dalla ripresa dei flussi turistici a partire dal mese di maggio 2022 anche grazie alla presenza a Torino di due grandi eventi – come il Salone Internazionale del Libro e l’Eurovision Song Contest – ma che non ha riguardato tutti i beni nello stesso modo. I “big five” del Sistema Museale Metropolitano (Museo Egizio, Museo Nazionale del Cinema, La Venaria, Musei Reali, Fondazione Torino Musei) ad eccezione del Museo Egizio, registrano nel 2022 performance in termini di pubblico più basse rispetto al 2019, mentre altre istituzioni museali cittadine, tra queste Pinacoteca Agnelli e Museo della Radio e della Televisione, hanno visto aumentare il proprio pubblico. In merito alle tessere di libero accesso, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta ha venduto nel corso del 2022 ben 116 mila tessere, quasi 45.000 in più rispetto al 2021 (+63%) risultato che si avvicina ai livelli pre-pandemia mentre raddoppiano le vendite delle card turistiche Torino+Piemonte card che, raggiungendo quota 59 mila, segnano il più alto risultato degli ultimi 10 anni. Il 2023 si apre con dati benauguranti: nei primi 5 mesi dell’anno i beni del sistema museale metropolitano hanno registrato 2,6 milioni di ingressi, segnando un aumento del +9% delle visite rispetto allo stesso periodo del 2019.

Cinema: lenta ripresa nel 2022 con 22 milioni di euro di incassi e 3,3 milioni di presenze totali

Il 2022 è stato il primo anno, dopo un biennio segnato dall’emergenza sanitaria, in cui le sale cinematografiche hanno potuto aprire tutti e 12 i mesi, seppur con delle limitazioni. Stando ai dati raccolti da Agis Piemonte Valle d’Aosta e forniti all’Osservatorio Culturale del Piemonte gli incassi dei 100 cinema aperti in Piemonte nel 2022 ammontano a 22 milioni di euro, con un numero di presenze totali pari a 3,3 milioni. Rispetto al 2021 sono quasi raddoppiati sia gli incassi sia le presenze (+95,2% di incassi e +91% di presenze), ma restando su volumi inferiori del 50% nel confronto con la media del periodo 2017-2019 (-49% incassi e -52% presenze). Un segnale di ripresa si registra nel mese di dicembre, con una piccola impennata in corrispondenza dell’uscita del film Avatar – La via dell’acqua. I primi 5 mesi del 2023, pur segnando un aumento importante degli spettatori e degli incassi rispetto allo stesso periodo del 2022 (rispettivamente +48% e +59%), confermano le difficoltà delle sale cinematografiche a tornare ai livelli di pubblico precedenti alla pandemia.

Biblioteche: decrescono gli utenti e i prestiti, si consolidano i servizi di digital lending

Nel 2021 le biblioteche civiche piemontesi monitorate da OCP hanno avuto 218 mila utenti attivi e hanno fatto registrare complessivamente poco meno di 1,3 milioni di prestiti, contando un patrimonio librario di 8 milioni di documenti. In un biennio, le biblioteche civiche piemontesi hanno perso un terzo degli iscritti attivi e hanno registrato una diminuzione del 47% dei prestiti locali, che sono passati da 2,4 milioni del 2019 a 1,2 milioni nel 2021. Contestualmente alla decrescita dei servizi fisici delle biblioteche, il 2022 ha visto il consolidamento dei servizi di digital lending. Dopo la crescita esponenziale registrata nel 2020, aumenta del 7% in numero degli utenti unici ma diminuisce la fruizione di contenuti disponibili. I primi 5 mesi del 2023 mostrano un assestamento sui livelli del 2022 nei prestiti di ebook ( +1% rispetto allo stesso periodo del 2022) e nelle consultazioni dei quotidiani e riviste (+2%). Spettacolo dal vivo: segnali incoraggianti nel 2022 ma confermato il saldo negativo del 2021 per spettacoli realizzati, presenze e incassi rispetto al 2019 Primi segnali incoraggianti per lo spettacolo dopo la conferma delle perdite registrate dal comparto anche nel 2021. I dati SIAE indicano, per il periodo gennaio-settembre 2022, un aumento a livello complessivo di spettatori e spesa al botteghino per i concerti in Italia, non solo rispetto all’anno precedente ma anche al periodo pre-pandemico. Torna anche in Piemonte il pubblico ad affollare i luoghi di spettacolo, soprattutto all’aperto, come testimoniano le presenze registrate in alcune grandi manifestazioni ma anche la rinnovata frequentazione, sebben più cauta, degli spazi al chiuso. Rispetto ai dati consolidati delle attività di spettacolo dal vivo, SIAE registra nel 2021 in Piemonte 6.583 spettacoli per un totale di 689 mila biglietti venduti e 12,8 milioni di euro spesi al botteghino. Sebbene tutti i parametri siano in crescita rispetto al 2020, il confronto con il 2019 evidenzia il 42% in meno di spettacoli, il 75% in meno di ingressi e il 77% in meno di spesa al botteghino.

Risorse economiche: nel 2021 aumentano le risorse pubbliche per sostenere il comparto

Nel 2021 la spesa destinata alla cultura dei soggetti pubblici e privati in Piemonte è stata pari a 253 milioni di euro, con una leggera flessione rispetto al 2020 (-1%). Le FOB – Fondazioni di origine bancaria – hanno aumentato dell’11% il loro apporto destinato alle attività e beni culturali nel 2021 rispetto all’anno precedente. In ripresa anche la spesa consolidata dei Comuni piemontesi per la valorizzazione dei beni e la realizzazione delle attività culturali, che passa dai 90 milioni di euro nel 2020 a 95 milioni di euro nel 2021 (+5,6%). Stabili le risorse dello Stato allocate in Piemonte attraverso le materie di intervento di propria competenza. Nel biennio segnato dalla pandemia, in cui il comparto culturale è stato tra i settori più colpiti, lo Stato è intervenuto a supporto con misure specifiche extra-ordinarie per il sostegno alla cultura e allo spettacolo (4,5 miliardi di euro nel biennio 2020-2021 in Italia). Un capitolo a sé è quello dei fondi PNRR nell’ambito della “Missione 1, Componente 3”: in Piemonte sono stati allocati, ad oggi, 151 milioni di euro (pari al 5% del totale delle risorse assegnate in Italia). Di questi: 47 milioni di euro nell’ambito della strategia di attrattività dei borghi, 39 milioni per la tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale, 18,3 milioni a favore di interventi di valorizzazione dei parchi e giardini storici, 14,3 milioni per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive, 14,7 milioni per l’efficientamento energetico dei luoghi di cultura, 5,4 milioni per la digitalizzazione del patrimonio culturale, 4,7 milioni per il Recovery Act e 7 milioni per l’innovazione e la transizione digitale di imprese ed enti culturali e creativi. A queste risorse si aggiungono 100 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare (PNC) per il progetto Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro” che vedrà importanti investimenti sulla città, tra cui la nuova Biblioteca Civica Centrale.

I lavoratori dello spettacolo

Ogni 100 lavoratori impiegati in Piemonte nel 2022: 16,4 sono lavoratori della conoscenza; 3,5 sono riconducibili ai comparti culturali e creativi. Il numero di lavoratori dello spettacolo in Piemonte nel 2022 si attesta a 14.780 unità, 1.280 in più rispetto all’anno precedente (+9%) ma ancora 980 in meno rispetto al 2019 (-6%); nel corso del 2022, si associano ai lavoratori un totale di 1,8 milioni di giornate di lavoro (il 24% in più del 2021 e l’8% in meno del 2019) e una retribuzione annua complessiva di 175 milioni di euro (+15% sul 2021 e -5% sul 2019); tornano ai livelli pre-pandemia la retribuzione media dei lavoratori (pari nel 2022 a 11.823 euro) e le giornate medie lavorate (123,7 nel 2022 contro le 125,9 del 2019).

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