Società
Segretario Generale del SIULP di Torino: il problema delle baby gang sta aumentando a vista d’occhio
Bravo: sembra che nessuno stia prendendo seriamente in considerazione la situazione
“Un problema molto serio quello delle baby gang che sta aumentando a vista d’occhio e che sembra che nessuno stia prendendo seriamente in considerazione. Dal punto di vista legislativo le norme ben poco incidono sui minori, nonostante anche la gravità di alcuni reati che vengono commessi e il sistema rieducativo non sembra attecchire in modo efficace nei confronti di questi soggetti molto spesso stranieri e italiani uniti nelle classiche bande cosiddette liquide”. Sono parole del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio Bravo.
“Si continuano a declamare grandi sistemi di sicurezza messi a punto nella città attraverso videocamere che si vorrebbe fossero la risoluzione di tutti i mali della sicurezza. – continua Bravo – Purtroppo la realtà è tutt’altra cosa rispetto a questo ottimismo oltre misura. La realtà è che con sempre meno forze dell’ordine e polizia locale sempre più delegittimate da leggi che non le tutelano, con sempre più norme penali che tutto fanno tranne che agire da deterrenza nei confronti dei criminali che commettono reati a prescindere dalla loro età, con servizi sociali che non incidono minimamente nei confronti di queste realtà minorili abbandonate a se stesse, con famiglie allo sbando completamente alla mercé dell’illegalità e istituzioni che sembrano avvitarsi in elucubrazioni giustificative di carattere strategico basate soprattutto su scelte propagandistiche, l’impressione e che si voglia sperare sulla rassegnazione dei cittadini i quali non sanno più a quale “santo” votarsi. In un contesto di questa natura tra delinquenza e degrado urbano la vita dei cittadini è sempre più difficile e pensare che la città goda di benessere e serenità in tema di sicurezza urbana, compito importante che il Sindaco, Ufficiale di Governo e responsabile politico, attesa la Legge nr.125/2008 sembra dimenticarsene completamente, è decisamente un azzardo politico”.
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