Cittadini
Portate a zero le liste d’attesa di Prevenzione Serena in Piemonte, recuperati i ritardi dovuti al Covid
Tra il 2021 e il 2022 gli inviti agli screening sono stati 1,97 milioni
Sono state azzerate le liste d’attesa del programma piemontese di screening per i tumori della mammella, del colon-retto e del collo dell’utero ‘Prevenzione Serena’, che ha recuperato il 100% degli inviti e delle prestazioni rispetto alla situazione pre-pandemia. Tra il 2021 e il 2022 gli inviti agli screening sono stati 1,97 milioni (655.000 alla mammografia, 735.000 allo screening della cervice uterina e 577.000 allo screening colorettale), grazie al grande impegno delle unità organizzative e di tutti gli operatori.
Ora Prevenzione Serena sta affrontando nuove sfide, tra cui la personalizzazione dei percorsi di screening in base al rischio individuale. Nell’ambito di Prevenzione Serena sono infatti in corso vari progetti di ricerca per la sperimentazione di strategie di screening personalizzate: lo studio MyPeBS, finanziato dalla Commissione Europea, ha reclutato circa 5.000 donne torinesi per la valutazione di un protocollo di screening personalizzato su vari fattori di rischio di tumore della mammella; lo studio RISCC, sempre finanziato dalla CE, svilupperà un approccio di screening basato sul rischio, tenendo conto dell’anamnesi, dello stato di vaccinazione contro il papillomavirus umano (HPV) e di altri fattori di rischio rilevanti per il tumore del collo dell’utero; infine lo studio BIOFIT, finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), intende misurare il livello cumulativo dell’emoglobina fecale per individuare chi è a rischio alto o molto basso di tumore del colon-retto e proporre protocolli di screening più o meno intensivi.
Tutti questi progetti sono condotti dalla struttura di Epidemiologia e Screening (CPO Piemonte) della Città della Salute di Torino.
“Aver recuperato tutto l’arretrato accumulato nei tre anni segnati dal Covid conferma il grande impegno del sistema sanitario e in particolare la determinazione con cui si portano avanti le attività di screening nella consapevolezza che i controlli periodici sono fondamentali per la diagnosi precoce delle patologie oncologiche e quindi la loro cura – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – Sappiamo che i problemi ci sono, dopo oltre dieci anni di tagli e mancati investimenti, a cui si sono aggiunte le difficoltà provocate dalla pandemia, ma siamo molto onorati di ospitare a Torino questo importante appuntamento internazionale, al quale il Piemonte si presenta con le carte in regola, pronto a sperimentare modelli sempre più accurati e personalizzati che confermano, ancora una volta, l’eccellenza del nostro sistema di prevenzione e cura.”
“Sono molte le sfide che ci troviamo ad affrontare per offrire uno screening sempre più mirato ed efficace – hanno dichiarato la dottoressa Livia Giordano ed il dottor Carlo Senore del CPO Piemonte – Ma confrontarci con altri colleghi e condividere nuove sfide è quello che fa di Prevenzione Serena un programma da sempre legato all’eccellenza ed alla voglia di confronto e condivisione. ‘Nel presente, il futuro’ è lo slogan del convegno, una frase più che mai adatta ad una iniziativa di sanità pubblica come lo screening, in continua evoluzione ed in continua ricerca di una qualità sempre più alta in tutti i suoi aspetti”.
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