Asti
Scoperta casa di prostituzione ad Asti, in due mesi accertati più di 800 clienti per quattro donne
La Squadra mobile di Asti – 2ª Sezione Reati contro la Persona, in pregiudizio di minori, prostituzione e reati sessuali, a seguito di un’attività d’indagine iniziata nel 2022 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, ha eseguito alcune misure cautelari ed un sequestro di un immobile nei confronti di alcuni soggetti gravemente indiziati di sfruttare e favorire la prostituzione di donne.
L’indagine, particolarmente approfondita e supportata da attività tecnica e servizi di osservazione, ha permesso di raccogliere gravi indizi di reità a carico di 10 soggetti, a vario titolo coinvolti nel favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in una casa di prostituzione in Asti, sita in Via Comentina e in alcuni altri alloggi siti in Torino.
I personaggi di maggior spicco nella gestione delle case di prostituzione sono due donne supportate in ogni aspetto da un uomo residente a Torino e da un altro residente ad Asti con il ruolo di proprietario e locatore dell’appartamento sequestrato che, ben conscio dello sfruttamento, lucrava sui relativi canoni.
Nella gestione dell’alloggio di Asti si è potuto appurare che le due donne avessero creato tutta la struttura di supporto all’attività da loro gestita in modo imprenditoriale, ovvero la pubblicità sul web, utenze dedicate a fungere da centralino, il reclutamento delle nuove prostitute e sistemi di rendicontazione dei guadagni. Nel periodo di monitoraggio di circa 2 mesi sono stati accertati ben 825 clienti, lo sfruttamento di 4 diverse prostitute, il tutto per un volume di affari di almeno circa 42 mila euro.
Nel corso delle operazioni di esecuzione, una delle due donne è stata arrestata e condotta in carcere, uno dei due uomini ristretto agli arresti domiciliari mentre gli altri due protagonisti della vicenda sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiano alla P.G. Il secondo uomo inoltre è stato denunciato all’A.G. per il possesso di un fucile privo di matricola.
Inoltre, durante la perquisizione nella casa di prostituzione astigiana, è stata sottoposta a fermo d’indiziato di delitto un’altra donna, gravemente indiziata di aver gestito, nell’ultimo periodo, la casa di prostituzione astigiana, sfruttando almeno 2 prostitute e gestendo un’intensa movimentazione di clienti. L’appartamento è stato infine sottoposto a sequestro preventivo.
Anche le perquisizioni a carico degli altri indagati hanno dato esito positivo, permettendo di sequestrare circa 18000 euro, mentre sul restante materiale in sequestro sono ancora in atto approfondimenti.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese
Xavier
24 Giugno 2023 at 8:41
non me ne volete ma in Asti, Alessandria e in tutte le provincie d’Italia ci sono ragazze orientali soprattutto thay e non oramai organizzate bene da associazioni criminali con metodica da bordelli,tipo appartamento suddiviso con vere proprie a stanzette tipo in via Piave ad Alessandria dove sono almeno 6/10 anni che operano così e ci sono almeno altre 5 appartamenti in quella città che lavorano sempre allo stesso modo,almeno 10/15 clienti al giorno calcolando una media di 70/80€ fate voi i calcoli di evasione totale…
idem ad Asti, Cuneo ecc ecco perché sec me sarebbe meglio legalizzare la prostituzione
PS: so’ di ste cose perché mi sono fidanzato per 6 mesi,con una thai anni fa’e mi aveva detto tutto come funzionava,da Londra ai conti in Svizzera per.” pulirli…pazzesco di quante lacune di legge ci sono per evadere le tasse di centinaia di euro,poi alcune lo fanno per i soldi alcune per aiutare le famiglie,ma dopo anni dubito che la questura non sa’ di questi bordelli sarà che alcuni in divisa li frequentano ma a che livello?
e si mi dava fastidio il suo lavoro ma lo rispettavo perché lo faceva per aiutare la famiglia nel suo paese…