Cronaca
Richiesti sei anni e nove mesi di pena per un imprenditore di Torino accusato di vendita di crack in cambio di sesso
Nella giornata di ieri, è stata richiesta una pena di sei anni e nove mesi di carcere per un imprenditore italiano residente nel centro di Torino, che nel marzo 2022 era finito nell’inchiesta, scaturita da un servizio de Le Iene, che aveva portato ad una decina di arresti per una storia di prostituzione maschile in cambio di droga.
L’imputato è accusato in quanto avrebbe dato il suo contributo alle azioni criminali di altri suoi ex colleghi, fornendo crack e carte di credito per acquistarlo e utilizzarlo poi nei festini in cui giovani si prostituivano per gli imprenditori che pagavano.
Il quadro accusatorio è stato integralmente contestato dall’avvocato difensore, il quale sostiene non solo che il suo cliente non avrebbe mai venduto droga a seguito di prestazioni sessuali ai soggetti sopra indicati, ma anche che sarebbe stato vittima a sua volta dell’altro imprenditore indagato che – come dichiara l’avvocato – «con una serie stratagemmi, è riuscito a trattenersi nella casa contro la volontà del mio cliente, che solo con il servizio de Le Iene è riuscito a sbarazzarsi dello sgradito ospite». L’avvocato chiede quindi l’assoluzione dell’imputato, ma per la sentenza definitiva bisognerà attendere il prossimo mese di luglio.
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