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Cuneo

I migliori ospedali d’Italia: ci sono due piemontesi in vetta alla classifica

La classifica dei migliori ospedali italiani stilata da Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali)

Sergio Lanzillotta

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Ci sono anche l’ospedale S. Croce e Carle di Cuneo e l’ospedale Ordine Mauriziano di Torino  nella classifica dei migliori ospedali italiani stilata da Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) che fa capo al ministero della Salute. Presentata a Roma, l’indagine è stata effettuata valutando tutte le regione italiane, a eccezione  di quelle autonome, e ha preso in considerazione l’anno 2021.

Metodologia

Lo studio ha valutato le performance di 53 ospedali su un totale di 1004:  Aziende Ospedaliere Universitarie (30) e Aziende Ospedaliere (23). Per entrambe le categorie è stata prevista una differenziazione secondo il numero di posti letto disponibili, ovvero maggiore/minore di 700 posti letto.

Lo studio poi ha effettuato la valutazione in base a  5 macro aree: l’accessibilità, la governance dei processi organizzativi, la sostenibilità economico-patrimoniale, il personale e gli investimenti.

Parametri di valutazione

Il report, spiega il Dataroom del Corriere della Sera che ha analizzato i dati  insieme a quelli del “Piano nazionale esiti”, ha valutato le strutture in base a sei indicatori:

  1.  Capacità di dare le cure e l’assistenza necessaria ai pazienti nei Pronto soccorso entro le 8 ore;
  2.  tempi di attesa che rispettano quanto indicato dalla legge;
  3. tassi non elevati di ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza;
  4. bilanci e conti in ordine;
  5. numero adeguato di medici e infermieri per posto letto;
  6. macchinari e apparecchiature non obsolete.

 

La classifica

Dati alla mano, dei 53 ospedali esaminati solo 9 hanno raggiunto un livello alto di performance, 32 un livello medio e 12 un livello basso. Tra i migliori ci sono anche due strutture del Piemonte, regione che si piazza al secondo posto, insieme al Veneto in Italia, e dietro alla Toscana:

  1.  Ospedale universitario Senese di Siena
  2. Ospedale Careggi di Firenze
  3. Ospedale Pisana di Pisa
  4. Azienda ospedaliera di Padova
  5. L’Integrata di Verona
  6. Policlinico Sant’Orsola di Bologna
  7. S. Croce e Carle di Cuneo
  8. Riuniti Marche Nord
  9. Ordine Mauriziano di Torino

 

A ricevere una valutazione non sufficiente invece 12 strutture:

  • Ospedale di Cosenza
  • San Pio (Benevento)
  • Sant’Anna e San Sebastiano (Caserta)
  • Riuniti Villa Sofia Cervello (Palermo)
  • Ospedali Civico Di Cristina Benfratelli (Palermo)
  • Cannizzaro (Catania)
  • San Giovanni Addolorata (Roma)
  • San Camillo Forlanini (Roma);
  • Luigi Vanvitelli (Napoli)
  • San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona (Salerno)
  • Mater Domini (Catanzaro)
  • Policlinico Umberto I (Roma)

Il meglio e il peggio del Piemonte

Nell’approfondimento del Corriere della Sera, poi, emergono alcune sotto classifiche che posizionano alcuni nosocomi piemontesi in buona posizione e altri meno. E’ questo il caso dell’ospedale San Luigi Gonzaga di Torino e il S.S. Antonio Biagio, Cesare e Arrigo di Alessandria che ricevono il bollino rosso nella categoria dei tempi d’attesa di interventi per tumori. Situazione diametralmente opposta per il S. Croce e Carle di Cuneo che si piazza al sesto posto a al quinto posto per quanto riguarda i macchinari più o meno obsoleti.

 

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