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A Torino il 26° Festival CinemAmbiente, dal 5 all’11 giugno 2023
CinemAmbiente si presenta anche quest’anno nel cruscotto delle cine rassegne più riuscite del Piemonte: un momento di riflessione sulla relazione tra uomo e natura all’interno di un’esperienza consolidata che da 26 anni genera aspettative e curiosità perfino nel pubblico meno specializzato o più distratto, lontano o addirittura insensibile ai temi ambientali.
Con i suoi oltre 70 titoli, oggi è uno dei principali appuntamenti di sensibilizzazione sulla questione ambientale.
È una storia lunga, del resto, quella della lotta dell’uomo con gli elementi naturali per lo sfruttamento delle risorse della terra, un braccio di ferro cha si è spinto in avanti al punto da invertire il rapporto di forza nella relazione tra ospiti e ospitati sul pianeta: contemplazione rispettosa delle sue regole da parte dell’uomo come era nei costumi occidentali nella Grecia di Platone, o supremazia delle esigenze dell’uomo sulle leggi della natura.
La Regione è orgogliosa di ospitare nella nostra terra dove i nostri antenati hanno sempre anticipato tendenze e costumi poi diventate consuetudini in Italia e in Europa, la rassegna che più di altre appare oggi come pool factor di sensibilità sul tema della pace tra uomo e ordine naturale delle cose, un tema tra l’altro impreziosito quest’anno dal film La Lettera ispirato all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco che introduce il concetto di “conversione ecologica” col quale già oggi molti di noi sono costretti a fare i conti.
Monito, appello, racconto, informazione, proposta: da oltre 25 anni il Festival CinemAmbiente porta la cultura ambientale al centro del dibattito nazionale attraverso il cinema, documentando – con ogni forma, modo e registro – le tematiche più urgenti e spesso anticipando i tempi. Un impegno che si è via via ampliato non limitandosi ai soli giorni del festival, ma continuando durante tutto l’anno, attraverso le molte attività didattiche per le scuole, per educare e formare le future generazioni, comunicando, informando, facendo riflettere.
La propensione a coinvolgere e rapportarsi soprattutto con i più giovani sarà al centro della serata di chiusura con la proiezione dell’anteprima del video che racconta le esperienze delle associazioni giovanili torinesi selezionate con il bando ‘Food Wave – Street actions’ e il ruolo che Cinemambiente ha avuto nelle attività torinesi di questo progetto europeo.
Il cibo è un fattore di cambiamento e partecipazione: ciò che coltiviamo, mangiamo e sprechiamo ha effetti significativi sulla nostra salute, così come sulla giustizia ambientale, sociale ed economica. Tutti, in ogni parte del mondo, hanno diritto a cibo adeguato, alla sicurezza alimentare e climatica: dobbiamo lavorare tutti insieme affinché la malnutrizione sia superata e si creino le condizioni per vivere in armonia con la natura.
Le associazioni giovanili torinesi hanno promosso progetti ed esperienze coinvolgendo le giovani e i giovani dai 15 ai 35 anni sull’importanza di pratiche sostenibili di produzione e consumo alimentare a livello urbano per la mitigazione del cambiamento climatico e per stimolare l’attivismo e l’impegno e fornire gli strumenti per le decisioni istituzionali.
La Città di Torino – che nel 2016 ha inserito nel proprio Statuto il diritto al cibo, ovvero il diritto ad avere, permanente e libero accesso a un cibo di qualità, sufficiente, nutriente, sano e accettabile da un punto di vista culturale e religioso, che garantisca il soddisfacimento mentale e fisico, individuale e collettivo, necessario a condurre una vita degna – recentemente si è dotata di gruppo interassessorile e interdipartimentale che sta concentrando il proprio lavoro su quattro pilastri: sostenibilità ambientale ed economia circolare, sicurezza e spreco alimentare, agricoltura urbana e promozione culturale.
Alla proiezione, l’11 giugno, in occasione della premiazione dei film vincitori della ventiseiesima edizione di CinemAmbiente sarà presente Muhammad Yunus, economista e banchiere bengalese, ideatore e realizzatore del microcredito moderno e Premio Nobel per la Pace del 2006, in visita alla nostra Città nell’ambito della azioni di accompagnamento per la realizzazione e certificazione di Torino come Social Business City.
Nella serata, in un talk aperto alla cittadinanza al cinema Massimo, il professor Yunus presenterà la sua visione del mondo a tre Zeri (zero povertà, zero disoccupazione e zero emissioni) e le speranze che ha su Torino e sul contributo che questa città può dare a una visione del mondo più sostenibile. Una visione che il professor Yunus esporrà anche in mattinata al Sermig con il ‘pranzo dei popoli’, un evento simbolico supportato anche dalla Città di Torino nel quadro dei progetto di Educazione alla cittadinanza globale e cooperazione
internazionale in materia di diritto al cibo.
Ringraziamo dunque chi organizza questa manifestazione che da tempo haassunto un ruolo di primo piano nel panorama internazionale, un punto di eccellenza nella mappa delle buone pratiche a favore del Pianeta. Torino è felice e orgogliosa di conservarla e di accogliere tutti coloro che si fanno portatori, attraverso le loro capacità tecniche e creative, con i loro racconti e le loro testimonianze, di una nuova idea di sviluppo e di convivenza.
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