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Migliaia in piazza a Torino per difendere la sanità pubblica

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Il corteo in difesa della sanità pubblica, a cui hanno partecipato migliaia di persone, è partito da piazza Carducci direzione grattacielo Piemonte della Regione. A fare da capofila è l’Omceo Torino, Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri. “Non potevamo non essere qui” – dichiara a Repubblica il presidente Guido Giustetto che respinge la polemica secondo cui si tratti di una manifestazione organizzata per la campagna elettorale – “Questa è una iniziativa politica, ma di politica sanitaria. Qui è a rischio il servizio sanitario nazionale”.

Insieme ai medici torinesi, rappresentati anche da Mauro Salizzoni, dall’oncologo Oscar Bertetto in pensione e da Silvio Viale, ci sono 60 sigle tra cui Promozione sociale, Libera, Prospettive comuni e Medicina Democratica. Non mancano i sindacati. “Anche la Cgil – dice Giorgio Airaudo, segretario regionale Cgil – partecipa per dare voce alle persone che sono in solitudine di fronte al collasso della sanità in questa Regione come in tutta Italia. La situazione è così grave che serve un comitato di ricostruzione della sanità. La regione Piemonte deve assumere più di 1.200 sanitari in pochi mesi e poi ci sono interventi generali per dire basta alle privatizzazioni e ricostruire la sanità pubblica”.

“Quello di oggi – continua Airaudo – è un grido di allarme: occupatevi della sanità che deve essere pubblica. Ci sono colpe di tutti i governi che hanno sottovalutato l’importanza della sanità per tenere insieme una comunità. La sanità è un elemento di coesione. Lo diciamo a chi governa, perché ha le proprio responsabilità, ma anche a chi si vuole candidare a sostituirli: bisogna tornare indietro nelle politiche degli ultimi 15 anni”.

 

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