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Enogastronomia

Piemonte terra del vino, 2 milioni di euro per “apprendisti enotecnici

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Da oggi in Piemonte spazio gli “apprendisti enotecnici”. Forte della sua vocazione vitivinicola regionale, la Giunta regionale ha approvato questa mattina, su proposta dell’Assessore al lavoro e alla formazione Elena Chiorino, l’atto di indirizzo per la programmazione dell’offerta formativa in apprendistato per il conseguimento del diploma d’istruzione secondaria superiore e specializzazione di enotecnico. “Il Piemonte, terra del vino, da oggi potrà contare su un nuovo importante strumento per la formazione e l’inserimento lavorativo di qualità, in un comparto tra i più eccellenti del territorio che contribuisce a rendere grande il Made in Italy nel mondo. Grazie ad un investimento di 2 milioni di euro sul triennio 23/26, continuiamo a dare forza e sostegno alle nostre imprese che necessitano di personale sempre più qualificato, in possesso di competenze tali per accompagnare le attività verso innovazione, espansione e competitività sui mercati internazionali: sono profondamente orgogliosa delle nostre eccellenze e bisogna fare il massimo per la loro valorizzazione, anche in tal senso”. Lo ha dichiarato l’Assessore Regionale al Lavoro e Formazione Elena Chiorino.

LA NOVITA’
L’enotecnico è il professionista che, dalle fasi della produzione del vino, dalla coltivazione della vite alla raccolta dell’uva, alla sua vinificazione e l’imbottigliamento, sovrintende e determina quanto serve per la produzione di vino e di altri prodotti derivanti dalla vite, fino ad arrivare alla loro commercializzazione. L’atto approvato quest’oggi dà di fatto avvio alla procedura per la costituzione dell’offerta formativa degli istituti scolastici che saranno autorizzati ad erogare i servizi formativi di co-progettazione dei percorsi formativi in apprendistato per il conseguimento del diploma e il relativo tutoraggio scolastico. Inoltre, il documento segue la sperimentazione avviata a partire dall’anno scolastico 2017-2018, con una novità rilevante ovvero, accanto alle istituzioni scolastiche statali si aggiungeranno all’elenco dei beneficiari anche le scuole paritarie operanti sul territorio regionale, in linea con quanto previsto dal Testo Unico sull’Apprendistato approvato nel 2020.

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