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Nell’ex area Veglio a Torino nasceranno 58 unità abitative di edilizia sociale

Gabriele Farina

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Si completa la riqualificazione dell’area industriale dismessa Veglio a Torino. Grazie a un investimento di 16 milioni e 500mila euro finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 5 C2 Investimento 2.2 Rigenerazione urbana) in quest’area, da tempo inutilizzata, arriveranno nuovi spazi residenziali destinati all’edilizia sociale.

Il via libera è arrivato ieri dalla Giunta Comunale, su proposta degli assessori Favaro e Rosatelli, con l’approvazione del progetto esecutivo per la riqualificazione dell’area, compresa tra le vie Druento, Venaria e Badini Confalonieri.
Si prevede di realizzare 58 unità abitative, spazi destinati a servizi e aree svago, per favorire le relazioni tra le famiglie assegnatarie degli alloggi. Prima dell’avvio del cantiere si procederà alla bonifica ambientale dell’area, oltre che alla demolizione dei bassi fabbricati ancora presenti e di parte delle recinzioni perimetrali.
L’amministrazione aveva ottenuto le risorse, finanziate dal Pnrr, partecipando al bando “Rigenerazione”, unitamente ad altri 3 milioni e 500 mila euro che sono stati investiti per l’efficientamento energetico dell’edificio scolastico dell’istituto comprensivo Vian di via Stampini.

Una particolare attenzione nel progetto è stata posta alla riduzione dell’impatto ambientale e alla sostenibilità, favorendo l’uso di materiali riciclati, il recupero dei rifiuti, il riciclo delle acque piovane, la riduzione dell’utilizzo di acqua potabile e l’adozione di sistemi di produzione dell’energia da pannelli fotovoltaici abbinati ad impianti di riscaldamento esclusivamente di tipo elettrico a pompa di calore.
I lavori partiranno il prossimo mese di ottobre per concludersi entro la fine di marzo del 2026.

“Tra le maggiori fragilità prodotte dall’attuale congiuntura economica – spiega l’assessore alle Politiche Abitative Jacopo Rosatelli- c’è certamente quella abitativa. Il numero di richieste di edilizia sociale è da tempo nettamente superiore alla disponibilità e per questo, anche grazie alle risorse provenienti dai fondi europei, la Città ha aumentato lo stanziamento destinato all’accoglienza e all’offerta residenziale delle fasce deboli. Questo è uno dei tre interventi di nuova costruzione di edilizia sociale previsti per il prossimo triennio cui si aggiungeranno altri nove cantieri di riqualificazione del patrimonio esistente”.

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