Ambiente
Il Canc ricorda di non portare via i cuccioli di caprioli isolati: stanno aspettando la mamma
Il canc ha lanciato, come ogni anno, un accorato appello per spiegare che non bisogna prendere i cuccioli di capriolo o di cervo nel caso li si trovi da soli in un prato o in un bosco.
Per quanto lo si ripeta di continuo… per quanto sia scritto ovunque e si trovi facilmente su internet che i PICCOLI DI CAPRIOLO O CERVO NON VANNO PRESI quando trovati, qualcuno ha pensato bene di portarcelo!
Ecco il primo capriolino rapito che arriva quest’anno al CANC!
Se non c’è una madre morta vicino, non sono MAI abbandonati!
Siccome troppo piccoli e tremolanti sulle gambe per seguire la madre o scappare a un predatore (che ricordiamolo ennesimamente, difficilmente assale una preda immobile mentre insegue ciò che scappa…), rimangono immobili nell’erba dove sono partoriti.
Non hanno una tana, ma giacciono nell’erba, mentre la madre è in giro a mangiare o scappa cercando di attirare lontano dal suo piccolo i predatori.
Quando vi avvicinate, i predatori per lei siete voi e scappa sperando di attirarvi lontano dal suo piccolo.
Se rimanete vicino non tornerà MAI …non ha armi per difendere il suo piccolo.
Il piccolo, più state vicino, più stará immobile e inerme sperando di farvi credere di essere morto…SIETE DEI PREDATORI!
Quindi allontanatevi il prima possibile, inutile nascondersi lì vicino, la madre vi fiuterebbe…lasciate che possano ricongiungersi senza volere a tutti i costi salvare chi non ne ha bisogno.
Se vicino alla strada, spostatelo a qualche centinaia di metri da essa in mezzo al verde: è una leggenda metropolitana che se toccati la madre non li accetta più! “Cuore di mamma” passa sopra tutto…trascorrerà ore a leccarlo per pulirlo, ma se lo riprenderá felice di non averlo perso.
Non portatelo a casa lasciandolo ore digiuno (i vostri figli o nipoti venivano allattati una volta al giorno?) o dandogli il latte del commercio (non va bene e possono morire di diarrea..).
Anche nei centri preparati e specializzati come al CANC non tutti sopravvivono…non digeriscono il latte di capra che diamo loro, non accettano la tettarella così dura e diversa dal capezzole di mamma, si ammalano…e anche se sopravvivono devono poi fare un lungo percorso di reinselvatichimento (oltre un anno..) prima di poter essere pronti alla vita libera…quindi che a nessuno venga in mente di allevarsi il “Bambi” in casa! Crescerebbe un soggetto non liberabile, destinato a un recinto tutta la vita e andrebbe incontro a procedimenti penali essendo vietato dalla legge detenere animali selvatici (legge 157/92).
Quindi: salviamoli se orfani (madre morta accanto) o feriti, altrimenti NON TOCCHIAMOLI!!!
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