Piemonte
Torino, un parco giochi in borgo Filadelfia per ricordare il 12enne Lorenzo Greco
Emozione palpabile, questa mattina in piazza Galimberti, in occasione della cerimonia per l’intitolazione del parco giochi interno alla piazza a Lorenzo Greco.
Lorenzo era un ragazzo che frequentava la prima media in una scuola del quartiere. Il 3 febbraio 2014 il suo cuore ha smesso di battere, proprio mentre stava festeggiando con i compagni di classe i suoi dodici anni appena compiuti.
Lorenzo era uno sportivo, frequentava la parrocchia ed era iscritto al gruppo Scout della sua zona. Amava gli animali, la lettura e coltivare fiori. Una passione trasmessagli dal nonno Mario che, per ricordarlo, ha fortemente voluto il “Progetto Vita Ragazzi” dedicato a studenti e docenti di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di evidenziare l’importanza della rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo precoce del defibrillatore nelle scuole e negli impianti sportivi.
Oggi, alla cerimonia per lo scoprimento della targa erano presenti: Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio comunale e della commissione Toponomastica; Massimiliano Miano, presidente della Circoscrizione 8; Mario Greco, nonno di Lorenzo e presidente onorario dell’Associazione italiana Cuore e rianimazione “Lorenzo Greco” onlus; Marcello Segre, presidente dell’Associazione italiana Cuore e rianimazione “Lorenzo Greco” onlus e Tonina Ligios, maestra di Lorenzo Greco alle elementari.
Emozione anche nelle parole degli intervenuti, per prima la presidente del Consiglio comunale: “Da oggi onoriamo ancora un po’ l’impegno preso con i tanti che a Lorenzo volevano bene. L’impegno a non dimenticare e a fare del ricordo testimonianza, insegnamento, nuova cultura dell’altruismo ed eredità sociale, quella che aiuta a crescere anche chi come me bambina non è più da tanto”.
Per l’assessore regionale Andrea Tronzano, commozione e speranza sono i due sentimenti che si provano oggi. “Ricordare Lorenzo non è facile per chi è genitore e la commozione prevale. Celebrare il nonno, Mario, dà invece speranza perché la sua opera costante permette di salvare vite attraverso l’insegnamento dell’uso del defibrillatore. Grazie ai tanti volontari che fanno opera di divulgazione. La Regione sta mappando e mettendo a sistema tutti i defibrillatori in modo da poter incidere nei primi 5 minuti dall’evento dell’arresto cardiaco”.
“Da sempre riteniamo coerente con il nostro modo di governare – ha dichiarato Miano – intitolare luoghi aggregativi e culturali a concittadini che, nella propria esistenza, abbiano saputo instaurare un forte legame con il territorio”. Poi, rivolgendosi a Lorenzo: “nei mesi scorsi, riqualificando quest’area abbiamo pensato a te, ai tuoi amici, per rendere questo luogo più attraente, confortevole, sicuro”.
Dopo i ricordi personali e commossi del nonno di Lorenzo, Mario, e della maestra elementare Tonina Ligios, ha chiuso la serie degli interventi Marcello Segre, che ha raccontato l’evoluzione della Fondazione che prende il nome di Lorenzo. Una crescita costante che Segre vorrebbe continuare per salvare vite attraverso l’utilizzo del defibrillatore da rendere prassi comune e non ostacolare con la burocrazia.
Alla cerimonia erano presenti anche alcune classi dell’Istituto comprensivo “Sandro Pertini” e una classe dell’Istituto comprensivo “Caduti di Cefalonia” che ha eseguito alcuni brani musicali.
Dopo lo scoprimento, la targa dedicata a Lorenzo Greco è stata benedetta da Padre Mario, parroco della Chiesa di Madonna delle Rose.
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