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Cronaca

Scritte contro il 41 Bis in Valle Stura durante la manifestazione di sabato

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Momenti di alta tensione sabato 29 aprile durante una manifestazione di anarchici contro le frontiere e per l’abolizione del regime del 41-bis, che si è svolta sul Colle della Maddalena, in Valle Stura. “Fortunatamente – spiega il sindaco di Argentera Monica Ciaburro – le condizioni climatiche ed i presidi di sicurezza hanno portato ad una manifestazione sotto controllo, nel pieno rispetto della legalità”.

“È da persone civili e rispettose dei nostri valori democratici e liberali permettere la manifestazione del pensiero a chiunque – prosegue Ciaburro che è anche vicepresidente della Commissione sicurezza in parlamento -, purché ciò avvenga nel rispetto della legalità, della sicurezza ma anche del patrimonio ambientale straordinario dei nostri territori e delle persone che lo vivono. I manifestanti anarchici, invece, hanno deciso di imbrattare in modo vandalistico proprietà pubbliche e private, dal Comune di Argentera e molti altri Comuni della Valle Stura, intimando con espliciti e rivendicati riferimenti di sciogliere il regime del 41-bis a cui è stato sottoposto Alfredo Cospito, terrorista anarchico, con la conferma da parte della magistratura”.

“Mettiamo subito in chiaro una cosa: sono tutti liberi di manifestare, ma lo Stato non tratta con i terroristi. Adesso dovremo utilizzare risorse pubbliche, derivanti dalle tasse dei cittadini, per ripulire tutti gli improperi scritti da alcuni cialtroni”.

“Ad ogni buon conto – conclude l’onorevole Ciaburro – non posso che ringraziare doverosamente il Questore di Cuneo Parisi e tutti gli uomini e le donne dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato per l’eccellente professionalità con cui hanno garantito ordine e sicurezza durante la manifestazione, evitando il ripetersi di spiacevoli episodi quali quelli a cui abbiamo assistito nei mesi scorsi”.

“Credo sia sempre più necessario individuare i responsabili di questi atti di vandalismo al fine di consentire ai danneggiati di intentare azioni volte al risarcimento dei danni. Perché – conclude – non immaginare un gratuito patrocinio per le vittime di questo tipo di reati?”.

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