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Violenza di genere, centro SVS del Sant’Anna di Torino compie 20 anni: metà delle donne aiutate è adolescente

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Il Centro Soccorso Violenza Sessuale (S.V.S.) dell’ospedale Sant’Anna di Torino compie 20 anni. E’ attivo da maggio 2003. Esso è parte integrante del Centro Esperto Sanitario contro la violenza della Città della Salute di Torino, come istituito dalla Legge Regionale n. 4 del 24 febbraio 2016 “ Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli.

In questi 20 anni di servizio sono state accolte presso il Centro S.V.S. 2.200 donne, 48% italiane e 52% straniere. Nel corso degli anni si è registrato un notevole incremento del numero di donne che sono state prese in carico dal Centro, partendo dai 30 – 50 casi dei primissimi anni fino ad arrivare agli attuali 150 – 200 casi all’anno. L’età media delle donne visitate è stata di 28 anni con un 47% di adolescenti (età compresa tra 14 e 24 anni) e nel 53% dei casi le donne hanno un’età superiore ai 25 anni.
Sul totale di donne accolte il 7% ha riferito un maltrattamento in gravidanza prevalentemente perpetrato dal partner (78% dei casi).

Le donne migranti sono state il 14% del campione e di esse il 23% ha subito una mutilazione genitale femminile.
Il Centro S.V.S. di Torino (responsabile dottoressa Paola Castagna), così come il Centro S.V.S.eD della Clinica Mangiagalli di Milano, sono in Italia i Centri sanitari di riferimento pubblici per la presa in carico clinica psicologica e sociale di donne vittime di violenza. Il Centro è dedicato all’accoglienza ed alla presa in carico della donna che ha subito violenza sessuale, con pronta disponibilità ginecologica h24 (grazie alla collaborazione con le Asl piemontesi).

Scopo del Centro SVS di Torino è quello di offrire soccorso alle donne di età uguale / superiore ai 14 anni, che hanno subito violenza sessuale o maltrattamento in gravidanza, sia nell’emergenza, sia nelle fasi successive all’evento traumatico, con interventi clinici, psicologici e sociali personalizzati, garantendo la continuità assistenziale.

L’assistenza sanitaria offerta è altresì rivolta alle donne che hanno subito violenza sessuale, torture, mutilazioni genitali nei Paesi d’origine, spesso assoggettati alle guerre civili, o durante i percorsi migratori e richiedenti asilo politico nel nostro Paese.
L’équipe multidisciplinare del Centro SVS è costituita da personale dedicato e formato (ginecologhe, ostetrica, psicologa, assistente sociale).

L’ambulatorio del Centro SVS è operativo dal lunedì al venerdì ed è inoltre attiva la pronta disponibilità pomeridiana e notturna tutti i giorni dell’anno, inclusi i festivi.

La visita viene effettuata in locali dedicati presenti all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna, instaurando una relazione di ascolto che permetta alla donna di affidarsi, sia per quanto riguarda il racconto della violenza sia per quanto riguarda la cura del proprio corpo.

Il Centro SVS collabora con i Servizi territoriali di interesse per la prosecuzione della presa in carico della persona assistita, ove necessario. Mantiene direttamente i contatti e collabora con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Gruppo Fasce Deboli, con le altre Procure Ordinarie piemontesi e nazionali, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta, con le Forze dell’Ordine.

Anche durante la pandemia da COVID 19 il Centro è stato regolarmente aperto e si è mantenuta la reperibilità h24 del personale dedicato.

Il Centro S.V.S. è nato e continua il suo operato grazie alla tenacia ed alla passione di molte donne che si sono messe al servizio di altre donne in momenti di grande difficoltà, nei quali la propria dignità è stata completamente calpestata. E’ risaputo, infatti, come la violenza nei confronti delle donne sia un fenomeno endemico, trasversale, ma purtroppo ancora caratterizzato da notevoli stereotipi e pregiudizi. Altro elemento essenziale per la creazione e il mantenimento nel tempo del Centro S.V.S. è quello di far prendere coscienza agli operatori che la violenza di genere ha un impatto sulla salute delle persone che va oltre il singolo evento violento, ma che ha conseguenze a breve e lungo termine fisiche, psichiche e sociali.

Si è dunque pensato che fosse giusto festeggiare i 20 anni di attività con una modalità particolare. Grazie alla collaborazione con Associazioni ACTO PIEMONTE e Rido ricerca per la Donna e con la struttura IL RANCH DELLE DONNE, è stata organizzata una settimana di eventi, dal 2 al 7 maggio 2023, durante la quale, attraverso l’arte, la musica, le arti figurative e la cultura in senso lato, si vuole parlare di rispetto, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni. Attraverso di loro è infatti possibile diffondere la cultura della non violenza soprattutto ai coetanei, mettendosi in gioco, aiutando la riflessione sul tema ed utilizzando il dialogo come potente strumento di cambiamento!

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