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Fondazione De Agostini e Università degli Studi di Torino insieme per aiutare gli studenti ucraini in Italia

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Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), la guerra ha generato in un anno oltre cinque milioni di profughi dall’Ucraina. Dall’inizio del conflitto l’Italia ha ospitato oltre 173 mila rifugiati, tra cui circa 92 mila donne e 50 mila bambini e adolescenti. Il Ministero dell’Istruzione indica in circa 23 mila il numero degli studenti ucraini inseriti con urgenza nelle scuole italiane.

In questo contesto di emergenza, la Fondazione De Agostini e l’Università degli Studi di Torino hanno dato vita a “Ucr@ina – Insieme per conoscerci”, un progetto dedicato alle studentesse e agli studenti ucraini accolti nelle scuole secondarie di primo grado, che ha lo scopo di far acquisire competenze di comprensione della lingua italiana, di aiutare i ragazzi nello svolgimento dei compiti e di favorire il loro inserimento a scuola e nella comunità di accoglienza.

Per un periodo di 10 settimane ogni studente è seguito in un rapporto uno a uno, o uno a due, per 4 ore a settimana, da un tutor universitario. I tutorati si svolgono a distanza utilizzando un ambiente digitale di apprendimento progettato e sviluppato dall’Università degli Studi di Torino che consente attività formative in sincrono e la condivisione di contenuti interattivi.

I tutor sono studenti dell’Università ucraini o italiani opportunamente formati, in grado di accompagnare i ragazzi nello studio, ma anche capaci di accoglienza e di creare una buona relazione, seppure a distanza. Ucr@ina segue le linee guida della didattica “peer to peer” che, creando un ambiente di apprendimento emotivamente favorevole, facilita l’interazione e lo scambio tra studenti, aumentando inoltre l’autostima dei ragazzi.

Dopo una prima fase pilota – realizzata da maggio a luglio 2022 nelle scuole secondarie di primo grado delle province di Novara e Torino – il progetto è ripartito a febbraio di quest’anno nelle scuole secondarie di primo grado del Piemonte, grazie al sostegno della Regione Piemonte e alla collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte.

Al progetto Ucr@ina – insieme per conoscerci hanno aderito a oggi 132 studenti di 57 scuole del territorio piemontese distribuite su tutte le province.
Le università coinvolte sono l’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte Orientale.
Il gruppo tecnico di progetto è coordinato dalla Prof.ssa Marina Marchisio, Professore Ordinario di Matematiche Complementari dell’Università di Torino.

Chiara Boroli, Presidente di Fondazione De Agostini, ha dichiarato: “Il progetto Ucr@ina è nato per dare un aiuto concreto alle ragazze e ai ragazzi ucraini che sono dovuti scappare dal loro Paese a causa della guerra. Dopo una fase pilota che ha avuto un ottimo riscontro, grazie al contributo da parte della Regione Piemonte, siamo ripartiti nell’anno scolastico in corso con numeri significativi e il coinvolgimento di diverse università del territorio piemontese. Desidero ringraziare in particolare la Regione Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale per il sostegno e il supporto che ci hanno consentito di estendere il progetto a tutto il territorio regionale”.

Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi Torino ha dichiarato: “Questo progetto, rappresenta una delle azioni che l’Università di Torino ha promosso per sostenere studenti e studentesse vittime della crisi internazionale ucraina e per garantire loro il diritto allo studio. Questa iniziativa è, però, speciale perché aiuta studentesse e studenti profughi molto giovani che si trovano nella nostra Regione a continuare a studiare e a non perdere la voglia di sognare. Il progetto ha visto diverse Istituzioni pubbliche e private fare prontamente e generosamente squadra per offrire un futuro migliore a giovani che hanno conosciuto gli orrori della guerra. L’Ateneo ha messo a disposizione l’ambiente digitale di apprendimento che ha sviluppato e le competenze di numerosi docenti che hanno contribuito alla formazione dei tutor universitari e li supportano e li accompagnano nel loro delicato ruolo. Gli altri Atenei piemontesi, in tempi ridottissimi, hanno accettato con piacere di collaborare.”

Elena Chiorino, Assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte ha dichiarato: “La Regione è sempre stata al fianco del popolo ucraino, fin dal sorgere dell’emergenza. Ciò in cui abbiamo creduto da subito è supportare percorsi di “accoglienza attiva”, per offrire una reale nuova chance di vita a chi ha perso tutto a causa della guerra: dall’inserimento nei percorsi di educazione scolastica per i più piccoli a corridoi dedicati per la ricerca di un lavoro o di un percorso di orientamento e formazione per gli adulti. Tutti devono esser messi nelle condizioni di condurre la migliore vita possibile anche lontano dalla propria casa, poter vivere perfettamente integrati nel tessuto sociale della realtà che li ospita e godere di pari opportunità per raggiungere indipendenza economica e dignità lavorativa: questo dà senso all’accoglienza. Con il supporto di APL e il coinvolgimento diretto dei Centri per l’impiego, su tutto il territorio regionale nel 2022 siamo riusciti a ricollocare 4.119 persone ucraine. Ringrazio Fondazione De Agostini e Università di Torino per il grande lavoro fatto fino ad oggi e ringrazio i tutor che con il loro prezioso lavoro offrono l’opportunità specialmente ai più giovani, vittime loro malgrado di una guerra folle, di poter credere che un altro mondo è davvero possibile”.

Stefano Suraniti, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, ha dichiarato: “Siamo felici di aver collaborato con l’Università di Torino, la Regione Piemonte e la Fondazione De Agostini, al progetto Ucr@ina – insieme per conoscerci perché, come sancito dalla nostra Costituzione, ogni persona ha diritto all’istruzione. Crediamo fermamente, inoltre, nell’efficacia formativa e educativa della didattica peer to peer che, creando un ambiente di apprendimento disteso e favorevole, facilita la comunicazione tra studenti e, di conseguenza, il processo di apprendimento. Da sempre l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte ha lavorato in modo sinergico e proattivo con tutti gli stakeholder del territorio per permettere a tutti di raggiungere adeguati livelli di istruzione”

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