Cittadini
Via libera al Rendiconto di bilancio 2022 dalla Sala Rossa del Comune di Torino
Il Consiglio comunale di Torino ha ieri, mercoledì 26 aprile, approvato a maggioranza, con 25 voti, il rendiconto di bilancio per il 2022, presentato in aula dall’assessora Nardelli a nome della Giunta. Le riscossioni dell’anno passato sono state pari a circa 2.513.500. 000 di euro, mentre i pagamenti effettuati si sono attestati intorno ai 2.462.600.000 di euro. Il fondo cassa di Palazzo Civico, che al 1° gennaio dell’anno scorso ammontava a circa 132.675.000 euro, al 31 dicembre era di 183.500.000 euro circa.
Presentando il documento all’assemblea consiliare l’assessora Gabriella Nardelli ha specificato come sia stato un anno che ha visto tutti i settori dell’amministrazione impegnati nello straordinario sforzo di rilanciare la Città, grazie alla mole di interventi previsti dai Fondi del PNRR, dal Fondo Complementare e dai fondi europei e ministeriali, senza perdere di vista la qualità e la quantità dei servizi ai cittadini, coniugando in maniera efficiente e sinergica l’attività ordinaria e quella straordinaria, per riorganizzare la spesa e ridurre sprechi e sovrapposizioni.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, ha proseguito Nardelli, l’elemento più rilevante è stato la sottoscrizione del Patto per Torino che ha riconosciuto alla Città un contributo complessivo di 1120 milioni di euro per 20 anni, ed impegna l’Ente al raggiungimento di obiettivi di grande respiro: miglioramento della riscossione, revisione della macchina comunale, riduzione del debito da finanziamento, riduzione dell’anticipazione di tesoreria ,rispetto dei tempi di pagamento, rispetto degli obiettivi correlati al PNRR e al PNC.
Per contro, ha precisato l’assessora al Bilancio, gli elementi esogeni negativi che hanno caratterizzato la gestione finanziaria e costretto a rivedere la programmazione della Città, sono stati l’aumento del costo di energia e materie prime e interessi passivi. L’indebitamento, ha concluso Nardelli, conferma il trend di discesa attestandosi su euro 3.008 milioni, passando da un indebitamento pro capite di euro 3.812 nel 2020 a 3.492 nel 2022, mentre migliora anche l’indicatore di tempestività dei pagamenti del 2022 che è pari a -12,90 giorni, mentre quello ponderato è pari a – 15 giorni.
L’approvazione del rendiconto 2022, nei giorni scorsi esaminato dalla Commissioni consiliari, è stata preceduta da un dibattito in Aula del quale viene qui riportata una breve sintesi:
Nel dibattito in aula, il consigliere Andrea Russi (M5S), annunciando la non partecipazione al voto del suo Gruppo, ha criticato i risultati amministrativi, ritenendoli insufficienti e impalpabili, pur avendo riscosso i frutti del lavoro della precedente Amministrazione, in particolare su GTT ed eventi. Anzi – ha sostenuto – sono aumentate le tasse, le occupazioni abusive di alloggi ATC e la presenza di clochard e le società partecipate sono diventate un ufficio di collocamento del PD.
Silvio Viale (Lista Civica per Torino) non ha condiviso il pessimismo del consigliere Russi. Ha però criticato l’assenza nel Rendiconto delle prese di posizione che il Consiglio Comunale ha invitato Sindaco e Giunta a prendere, come ad esempio sulla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali.
Secondo Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) la Giunta ha realizzato poco rispetto quanto promesso nelle linee programmatiche come la riduzione dei tempi di rilascio dei certificati dell’anagrafe, la riapertura dei Murazzi e dei locali al Valentino. E le opposizioni non sono ascoltate – ha aggiunto -; soltanto il dieci per cento degli atti di indirizzo approvati sono stati eseguiti.
Il consigliere della Lega Giuseppe Catizone ha poi evidenziato le potenzialità non espresse dall’amministrazione comunale: se da un lato i conti migliorano grazie al Patto per Torino purtroppo la città continua ad essere sporca e non si appronta un piano per il rilancio delle aree industriali dismesse. Occorre nei prossimi anni un rilancio dell’azione della Giunta.
Per Nadia Conticelli (PD), la Giunta ha dovuto lavorare in condizioni avverse, partendo da zero, senza continuità con l’Amministrazione precedente. Ha lavorato alle scadenze dei grandi progetti senza dimenticare il quotidiano e rilanciando tutta la città (peccato l’occasione persa delle Olimpiadi), anche le periferie. Un segnale di attenzione per quelle zone dove la crisi, economica e pandemica, ha inciso di più. Questa Amministrazione ha dimostrato che si sono potuti mettere i conti in regola e insieme pensare allo sviluppo della città.
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