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Cronaca

‘Ndrangheta, arrestato a Genova il boss Pasquale Bonavota: era nella lista dei latitanti di massima pericolosità

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Aveva interessi anche in Piemonte, nello specifico tra Moncalieri e Carmagnola Pasquale Bonavota,  49enne boss arrestato dai carabinieri a Genova questa mattina. Figlio di Vincenzo, ucciso nel 1997 e capo storico della cosca dei Bonavota, della ‘Ndrangheta di Sant’Onofrio, in provincia di Vibo Valentia, da anni era stato inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del “programma speciale di ricerca” del ministero dell’Interno.

Dopo essere stato condannato dal Tribunale di Catanzaro alla pena dell’ergastolo per associazione a delinquere di tipo mafioso e concorso in omicidio, era ricercato anche in campo internazionale dal 2018.
In provincia di Torino era stato assunto fittiziamente in una ditta intestata a un prestanome delle cosche.

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha parlato della cattura di Bonavota come di “un grande successo dei nostri investigatori”. L’arresto, ha aggiunto il titolare del Viminale, rappresenta “una risposta forte dello Stato che conferma ancora una volta, dopo gli arresti da inizio anno di Matteo Messina Denaro e di Edgardo Greco, il grande impegno di magistratura e forze dell’ordine per contrastare le organizzazioni mafiose e assicurare alla giustizia pericolosissimi criminali”.

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