Cultura
Il comitato “Piemonte da Salvare” in difesa del Drapò e dell’identità piemontese
Il comitato “Piemonte da Salvare”, istituito nel 2021 e presieduto da Paola Meliga, annuncia di voler diffondere, su tutto il territorio regionale, l’uso del “drapò”, la bandiera storica del Piemonte, e dei simboli identificativi dell’identità piemontese.
Il drapò, che nella sua versione originaria presenta una croce bianca o argentata su sfondo rosso e un “lambello” azzurro (colore della dinastia sabauda), ovvero una figura rettangolare con tre pendenti, il tutto delimitato da un bordo sempre in azzurro, affonda le proprie radici nel lontano 1424, anno in cui il duca Amedeo VIII di Savoia lo adottò come arme del figlio primogenito, insignito del titolo di “principe di Piemonte”. Da quel momento, il drapò divenne un importante segno di appartenenza culturale ed identitaria, tanto da essere assunto come bandiera ufficiale della regione Piemonte con la legge n.83 del 1995.
Per questo motivo, in conformità alla legge regionale n.15 del 31 maggio 2004, la quale prevede obbligatoria esposizione della bandiera piemontese ogni qualvolta compaiano quella della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea, il comitato “Piemonte da Salvare” intende promuoverne l’impiego, attraverso un’azione di sensibilizzazione della popolazione e di denuncia delle situazioni in cui si riscontri la mancata ottemperanza dell’obbligo legislativo di esposizione.
A tal fine, il comitato si appella alla sensibilità dei cittadini che abbiano a cuore l’identità e la storia del Piemonte, invitandoli a segnalare eventuali situazioni di mancato rispetto dell’obbligo di esposizione del drapò, così da poter continuare a salvaguardare al meglio il patrimonio culturale e l’identità del nostro territorio.
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