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Torino, a novembre l’avvio dei lavori per la città dell’aerospazio

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A novembre inizieremo i lavori della Città dell’Aerospazio proprio nei giorni in cui Torino sarà capitale dell’aerospazio con gli Adm Aerospace and Defence Meetings, che riuniscono il meglio dell’industria internazionale di questo settore che in Piemonte conta 300 aziende con oltre 20 mila addetti e un giro d’affari di 7 miliardi.

Lo ha detto il presidente del Piemonte, Alberto Cirio che, insieme all’Assessore alle attività produttive della Regione,  sono intervenuti all’incontro organizzato dall’Unione Industriale su “La filiera dell’aerospazio: Difesa e sicurezza in Piemonte – scenari prospettive e opportunità per la valorizzazione delle eccellenze industriali del territorio”, in collaborazione con Leonardo.

Il Presidente ha spiegato che a fine novembre inizieranno i lavori per la Città dell’Aerospazio che la Regione sostiene con un investimento di 15 milioni di euro, proprio nei giorni in cui Torino sarà capitale del comparto con la nona edizione degli Adm Aerospace and Defence Meetings, all’Oval Lingotto, dal 28 al 30 novembre, di cui Leonardo è protagonista strategico, come altre aziende della filiera piemontese. L’avvio di questo progetto, ha sottolineato il presidente, rappresenta un asse strategico per lo sviluppo industriale della filiera, composta da 300 imprese e oltre 20mila addetti, ma anche un asset turistico importante, per un settore con conta migliaia di appassionati nel mondo che potranno venire a Torino per vedere le innovazioni e i prodotti delle nostre imprese, così come avviene in altre zone del mondo.

L’Assessore alle Attività Produttive ha messo invece in evidenza come si stia puntando sulla crescita del settore principalmente perché si tratta di un comparto che può fornire occasioni di sbocco alla necessità di diversificazione e riconversione di tutto quel tessuto imprenditoriale (con particolare riferimento all’automotive) che è potenzialmente in grado di rivolgere le proprie produzioni a più settori. L’aerospazio può rappresentare un volano importante per tutto il settore manifatturiero, non solo per le necessità di diversificazione/riconversione delle imprese operanti in settori particolarmente sensibili all’impatto della transizione ecologica, ma anche per consentire l’ulteriore crescita di quelle imprese operanti in ambiti che dalla transizione ecologica possono trarre grandi opportunità. Si pensi allo sviluppo delle tecnologie per l’impiego dell’idrogeno anche nel settore aeronautico.

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