Cronaca
Legano la figlia di 14 anni perché troppo ribelle, il giudice dà loro ragione e li scagiona
Una storia di difficoltà familiare che arriva dal quartiere Aurora di Torino. I fatti risalgono al primo aprile, quando la polizia si ritrova a intervenire nell’appartamento di una famiglia dopo che i vicini avevano sentito piangere e urlare una ragazzina.
I poliziotti si sono trovati davanti una 14enne rinchiusa nella sua camera da letto con mani e piedi legati con un foulard. Questo il metodo utilizzato dai genitori per punire la ragazzina rientrata troppo tardi quella sera. Genitori che sono stati condotti in questura e poi arrestati. La pm Lisa Bergamasco li aveva accusati di maltrattamento e sequestro di persona. L’adolescente, con l’arresto dei genitori, era stata portata in comunità.
La situazione cambia però in occasione dell’udienza di convalida, quando emerge un quadro familiare difficile fatto di continui litigi e atteggiamenti violenti. La quattordicenne qualche giorno prima era stata a sua volta arrestata per aver partecipato in gruppo alla rapina di un coetaneo. Da qui il tentativo della famiglia di limitare la frequentazione di cattive compagnie. Ma la ragazzina si era opposta, anzi si era rifiutata di andare a scuola e continuava a rientrare a tarda notte senza dare conto dei propri spostamenti.
Il giudice ha quindi deciso per la scarcerazione della coppia che avrebbe tentato di arginare i comportamenti difficili di una figlia adolescente troppo ribelle. Come riportato da La Stampa, è stato decisivo l’intervento tramite immagini che Giuseppe Fiore, l’avvocato della coppia, ha prodotto al giudice. In un video si vedeva la ragazzina spaccare gli occhiali alla madre, in un altro era stata ripresa mentre afferrava un coltello in cucina e minacciava i genitori. In altre occasioni aveva devastato porte e finestre di casa.
Importanti anche le parole del fratello: “Da novembre 2022 non ascolta i miei genitori, non li rispetta, non ubbidisce, non collabora in casa. E poi esce spesso con gli amici e torna tardi, praticamente all’ora che decide lei. I miei sono molto contrariati, la sgridano ma mia sorella gli urla contro e non ubbidisce assolutamente”.
Per il giudice “si tratta di una minore problematica che rivendica anche con violenza un grado di libertà e autonomia che appare mal conciliarsi con i suoi appena 14 anni”. Metodi “inadeguati ma correttivi”; se l’hanno legata è stato solo “per arginare una figlia furiosa e fuori controllo”.
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