Cittadini
Non è “abbastanza disabile”, così Francesco non può vedere la partita allo Juventus Stadium
Dopo l’episodio di cui ci siamo occupati, riguardo la gestione degli spettatori disabili al Pala Alpitour di Torino in occasione del concerto di Gianni Morandi, riportiamo oggi la storia di un nostro lettore e della sua esperienza con lo Juventus Stadium. Parliamo di Francesco, 43enne di Torino affetto da SLA, e della sua volontà di guarda la Juventus allo stadio.
Siamo naturalmente a disposizione per riportare su queste pagine la risposta dei diretti interessati.
“Mi chiamo Francesco Serratore, ho 43 e scrivo da Torino.
Da quando ne avevo 23 sono affetto da SLA, per mia fortuna una forma non aggressiva e quindi in 20 anni di malattia io cammino con una stampella, ho un motorino quando voglio andare a visitare qualcosa o fare dei tragitti più lunghi. Di recente ho una carrozzina in quanto mi ha colpito un’altra patologia invalidante.
All’ultima visita per l’invalidità mi è stato riconosciuto l’80%, non ho contestato nulla e sinceramente a me va bene così, perché ho la fortuna di riuscire a fare tutto nella vita, anche se in maniera diversa e con difficoltà: sono sposato non mi privo di nulla, e ho un lavoro che mi piace tantissimo e che mi permette di vivere serenamente. Avrei potuto fare altre visite per chiedere l’aggravamento al 100% ma tanto fondamentalmente non sarebbe cambiato nulla. Ciò che cambia invece è per il riconoscimento di persona disabile e non di persona un po’ disabile.
Sì, perché dovete sapere che in tantissimi posti se non sei disabile al 100% non hai diritto a posti per disabili e quindi non hai l’accesso.
Oggi 6 aprile volevo acquistare un biglietto per andare allo Juventus Stadium, perché non sono mai andato e perché mi piacerebbe vedere una partita della Juve. Però non posso andarci. Il perché? Perché non sono abbastanza disabile in quanto ho solo l’80% e non il 100%. Ho chiamato la biglietteria per acquistare un posto, ma mi hanno spiegato che i posti riservati a carrozzine vengono dati solo agli invalidi al 100%, e che è molto strano che io non lo abbia data la mia patologia, perché ho cercato di capire con l’operatore (ne ho chiamati due) il funzionamento e quindi ho detto la mia patologia.
Io ho detto che avrei pagato il prezzo del biglietto a pieno, e non avrei voluto sconti riservati ai disabili basta che mi assegnavano un posto a me idoneo perché io non posso fare le scale, tanto più le scalinate di uno stadio. Niente da fare, con l’80% io non posso andare allo Juventus Stadium.
Ma questo vale anche per concerti e manifestazioni che adottano la stessa regola. Considerando poi che per i concerti i posti per disabili sono una decina, mentre invece le persone che entrano gratuitamente perché “amici di” e si mettono in mezzo ai disabili sono centinaia.
Questa è una delle continue umiliazioni che deve subire una persona disabile. Siamo nel 2023, si lotta per il genere, per la provenienza si accoglie chiunque, ma una persona disabile è sempre considerato il povero sfigato che si deve accontentare di quello che la società offre. Non pare giusto e mi fa incazzare ancora di più”.
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