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Le ultime 14 famiglie nomadi lasceranno il campo di Collegno: un percorso durato 25 anni

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Per aprile saranno sistemate le ultime 14 famiglie di nomadi che vivevano ancora nelle baracche del campo di Collegno grazie a un percorso d’integrazione dell’amministrazione cittadina che ha usufruito per questi ultimi nuclei dei fondi Pnrr per 500 mila euro, dei finanziamenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per 150 mila euro, oltre al supporto della Prefettura di Torino e della Regione Piemonte.

Nel 1997 il campo ospitava più di 450 persone e man mano grazie al lavoro d’integrazione con la scolarizzazione dei bambini e l’inserimento nel mondo del lavoro degli adulti si è arrivati ai 150 abitanti del 2019 e ai rimanenti 60 residenti attuali.

“Un percorso d’inclusione durato 25 anni la scolarizzazione dei minori, l’inserimento delle famiglie in contesti virtuosi, la formazione al lavoro, la ricerca di opportunità occupazionali per un inserimento nella comunità ha fatto sì che i bambini e le bambine frequentino le scuole e molti adulti abbiano trovato la loro strada. I collegnesi e il mondo associativo locale sempre pronti a difendere la scelta della responsabilità, della regolarizzazione e dell’accoglienza possono essere fieri di questo cammino che ha messo sempre al centro le persone insieme a un approccio umano e di accompagnamento attivo” – spiega il sindaco di Collegno, Francesco Casciano.

“Negli anni siamo riusciti a supportare le famiglie perché trovassero una sistemazione e una vita dignitosa, abbandonando le baracche e la vita emarginata nel campo. Vogliamo ringraziare il personale del Comune, del Consorzio Ovest Solidale e della Cooperativa San Donato il cui impegno è stato determinante per questo processo” – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali Maria Grazia De Nicola.

Le famiglie saranno in parte sistemate a Collegno e in parte in altre zone dell’Area Metropolitana.

 

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