Cultura
Di arte in arte – Racconti dipinti sui muri, intervista con Franca Rizzi Martini
Neos edizioni ha dato alle stampe un nuovo volume dell’affascinante serie Di arte in arte, questa volta dedicato a 15 murales che si mostrano sui muri di Torino. Il titolo, fortemente evocativo, è Racconti dipinti sui muri ed il volume è curato da Franca Rizzi Martini.
Le 15 storie sono molto variegate, per stili e temi. Gli autori e le autrici si sono lasciati/e ispirare dalle immagini, dai colori, dai misteri racontati da quei tratti sui muri. Trovate qui la recensione completa del libro e l’elenco degli autori.
Franca Rizzi Martini, prosegue il viaggio nell’arte di Torino. Questa volta parliamo di murales, arte antica che vive nuovo splendore. Perchè i murales?
Quella dei murales è una forma d’arte sociale e culturale che ormai è entrata a tutti gli effetti tra le manifestazioni artistiche contemporanee. Non dobbiamo dimenticare che Torino, che ha sempre rivestito il ruolo di pioniera in molti settori, è stata la prima città in Italia a legalizzare la street-art nel 1998. Questo ha permesso agli artisti nuovi e veterani di esprimere il proprio estro pittorico liberamente, con opere di grande qualità artistica che sono andate a valorizzare interi quartieri cittadini, prima anonimi e degradati, trasformandoli in musei a cielo aperto. Lo scopo di questo volume, tra l’altro, è quello della divulgazione artistica, di indurre il passante a guardare con occhio nuovo i muri del tessuto urbano torinese e di apprezzare l’originalità di questi dipinti che il più delle volte passano inosservati.
Inevitabile e auspicabile la collaboraizone con il MAU, Museo di Arte Urbana di Torino. Che rapporto avete avuto?
Il libro è uscito con il patrocinio del MAU, Museo di Arte Urbana e la collaborazione in campo operativo è stata molto stretta. Il suo presidente e direttore artistico, Edoardo Di Mauro ci ha regalato una bella prefazione e abbiamo potuto usufruire delle schede relative alle opere scelte. Non è esclusa una visita guidata ai murales del quartiere Campidoglio in occasione di una futura presentazione del volume al MAU.
Come sono state scelte le opere?
Durante la progettazione del lavoro ci siamo imbattuti in più di un centinaio di opere e, con molta difficoltà, ne abbiamo dovuto salvare una cinquantina da proporre alla rosa di autori selezionata. Alla fine sono stati quindici autori che, seguendo la propria ispirazione, hanno scelto altrettanti murales intorno a cui scrivere il loro racconto.
Che indicazioni avevano gli autori dei racconti?
Abbiamo dato la più ampia libertà di scelta agli autori, in modo che sbrigliassero la propria fantasia, cosa molto facile di fronte alla varietà di temi e di stili proposta da questi murales. L’unico limite era il numero di battute e il tema che doveva porre il dipinto al centro della creazione letteraria.
I quindici racconti sono molto vari per temi e stili. Che storie troviamo nella raccolta?
Come accaduto anche nelle precedenti uscite di questa collana Di arte in arte, i racconti sono sorprendenti per originalità e fantasia, così si passa dalla Signora delle mosche che apre la rassegna, a un pezzo quasi teatrale di animali parlanti, da una città lillipuziana alla donna serpente, dalla bambina con la testa in un barattolo a Pinocchio surfista, dalla donnola che parla francese alla nonna che dalla depressione passa a una nuova gioia di vivere, per non tralasciare una donna sirena, un coniglio parlante e un grande tappeto di farfalle che fa da sfondo a un’altra storia. Stilisticamente si va dal noir di Murata viva alla favola di Tanto di cappello in un susseguirsi di personaggi ed emozioni che lasciano il lettore sorpreso e divertito.
Un volume come questo serve anche ad eternare opere che, per loro stessa natura, sono sempre a rischio danneggiamento?
La posizione a cielo aperto di queste opere le pone in un costante rischio di deterioramento; alcune, come Il surfista, sono già state restaurate, mentre il pannello Rosa rosa, è stato rimosso e La fabbrica di cioccolato, è stata cancellata. Va da sé che pubblicarle in questo volume con le relative fotografie a colori, è di fondamentale importanza per rendere questi murales immortali.
Come sempre i diritti d’autore della collana andranno in beneficienza
Si, i diritti d’autore anche di questo libro come tutti gli altri della collana Di arte in arte saranno devoluti all’Associazione International Help onlus a sostegno delle sue attività umanitarie.
Quando potremo incontrare gli autori dei racconti?
La prima presentazione de I racconti dipinti sui muri sarà lunedì 3 aprile alle 17.30 presso il Palazzo Cisterna in via Maria Vittoria 12, Torino, dove interverranno Edoardo di Mauro, Linda Azzarone (autrice della post-fazione) Silvia Maria Ramasso, editrice della Neos edizioni, Gianni Sartorio, Presidente dell’Associazione International Help e gli autori dei racconti. Sarà proiettato un book trailer che comprende interessanti informazioni anche su International Help.
Il viaggio Di arte in arte dove ci porterà per la prossima tappa?
9) Il prossimo tema su cui si è già cominciato a lavorare è: Porte, portoni, cancelli e cancellate, argomento che permetterà agli autori di spaziare fra storia e fantasia, attraverso le strade di una Torino di tutte le epoche.
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