Ambiente
Quando il bosco diventa un pericolo: in Piemonte solo il 15% dei boschi è gestito correttamente denunciano gli esperti
Circa il 90% della superficie boschiva tra Piemonte e valle d’Aosta coincide con aree sottoposte a vincolo idrogeologico in cui quindi la presenza del bosco diventa un imprescindibile fattore di protezione. Ma gli esperti denunciano che solo il 15% del patrimonio boschivo di queste due regioni viene curato correttamente.
Il 34% della superficie territoriale piemontese ed il 30% di quella valdostana è coperta da boschi che costituiscono non solo un elemento ambientale e paesaggistico, ma anche economico e, soprattutto, di rischio oppure di protezione in relazione al grado di manutenzione.
I boschi infatti svolgono innumerevoli funzioni oltre a quelle strettamente produttive: contenimento di perdita di suolo, regolazione delle precipitazioni a terra, prevenzione di smottamenti e frane. A tutto questo si aggiunge la funzione di regolatore di eventi climatici. Si tratta di quell’insieme di funzioni ormai insostituibili che vengono indicate nel loro insieme come servizi ecosistemici che hanno forti ricadute positive sull’ambiente e sulle comunità.
Ad allarmare gli esperti è il degrado e l’abbandono di questi terreni e il rischio di trasformare i boschi da elementi di protezione a fattori di rischio. La manutenzione boschiva dovrebbe avere un’importanza centrale nelle agende politiche, servono quindi forti investimenti ma, prima ancora, la messa a punto di un metodo di intervento che possa essere applicato a questi territori. Anche perché non dimentichiamo mai che per continuare a vivere sicuri nelle proprie case in città occorre innanzitutto mettere in sicurezza i boschi delle aree montane e collinari.
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