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Al Mufant di Torino una grande mostra sulla fantascienza italiana

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Una mostra che racconta i momenti e i protagonisti principali della fantascienza italiana – in letteratura, nel cinema, in televisione e nel fumetto -, dalle origini tardo ottocentesche ad oggi.

Tre momenti topici – gli inizi del Novecento, gli anni ’50-’70, la contemporaneità – mostrano come la fantascienza italiana abbia giocato un ruolo cruciale nel consolidarsi dell’immaginario fantastico moderno in ambito internazionale, grazie anche ad autori quali Emilio Salgari, Primo Levi, Dino Buzzati.
Un percorso curioso fatto di rare edizioni librarie, opere originali di illustratori, documenti audiovisivi cinematografici e televisivi, materiali e oggetti vintage che raccontano di mondi e identità lontane – robot, viaggi nel tempo, alieni e città del futuro – oggi sempre più vicini.”

La mostra è realizzata dal MUFANT – il Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino – e dal Consolato Generale d’Italia a Fiume in collaborazione con la Comunità degli Italiani di Pola e l’Unione Italiana, ed è ospitata nella location aulica dello spazio museale-espositivo dei Sacri Cuori, nel centro storico della città di Pola, una chiesa sconsacrata riconvertita a spazio museale e gestita dal Museo archeologico dell’Istria.

“Un percorso espositivo con un approccio crossmediale che tratteggia l’evoluzione storica e i punti salienti di quella che potremmo definire la meravigliosa avventura della fantascienza italiana, tuttora in corso” dicono i curatori Silvia Casolari e Davide Monopoli, co-direttori del Museo MUFANT.

Procedendo per confronto con i grandi maestri europei come Jules Verne e, soprattutto, Herbert George Wells, la mostra parte dal periodo della cosiddetta pre-fantascienza italiana con prime edizioni librarie di autori fondamentali come Emilio Salgari e Yambo, illustrazioni e fumetti originali come Saturno Contro la Terra, Il Vittorioso, Mirko, Guido Ventura e molti altri.

Il percorso prosegue con gli anni ’50 del Novecento, caratterizzati dalla comparsa delle prime riviste che consolidano in Italia il genere fantascientifico – prima fra tutte la mondadoriana Urania – e dall’invasione del mercato da parte dei giocattoli di latta di ispirazione fantascientifica. In mostra rari numeri delle prime riviste di fantascienza e di Urania, con le meravigliose copertine di Kurt Caesar e Karel Thole, una selezione di opere originali dell’illustratore Giuseppe Festino e la coloratissima collezione di toys del torinese Paolo Fiorino.

Una sezione espositiva si sofferma sull’apporto al genere fantascientifico di due grandi maestri della letteratura italiana come Primo Levi e Dino Buzzati. Meno nota al grande pubblico, la produzione di racconti di fantascienza di Primo Levi è stata vastissima. Dino Buzzati, grande maestro del fantastico italiano, analogamente si è confrontato a più riprese con la fantascienza. La mostra espone, grazie alla collaborazione con l’Associazione Internazionale Dino Buzzati, anche due opere grafiche buzzatiane, che, come noto, è stato un grande estimatore dell’arte del fumetto e un prolifico pittore.

La galleria audiovisivi è dedicata alle origini del cinema fantastico italiano con proiezione, fra gli altri, di quello che potremmo definire il primo film davvero fantascientifico italiano Il matrimonio interplanetario, di Yambo. In un mercato non ancora dominato dalla macchina produttiva hollywoodiana, negli anni ’20 del Novecento film prodotti a Torino e a Roma erano esportati con successo in tutto il mondo, Stati Uniti compresi.

Una sezione, realizzata grazie alla preziosa collaborazione delle Teche RAI, è dedicata all’epoca d’oro della fantascienza televisiva RAI, con un articolato percorso iconografico corredato da un palinsesto di proiezioni di estratti dei più noti sceneggiati di fantascienza che hanno, appunto, caratterizzato un’epoca della televisione italiana: fra gli altri, i notissimi A come Andromeda e Gamma. Questa area espositiva costituisce l’eredità di un lavoro di ricerca che la trasmissione Wonderland di Rai 4 ha realizzato in collaborazione con il Museo Mufant in occasione del sesantennale della Rai.

La sezione contemporanea espone una selezione delle collane di fantascienza dei maggiori editori contemporanei ed una selezione degli autori e delle autrici di oggi. Due approfondimenti monografici sono dedicati a due fra i maggiori illustratori “fantascientifici” contemporanei: Franco Brambilla e Carmine di Giandomenico.

Franco Brambilla, il principale illustratore delle copertine di Urania di Mondadori da oltre 20 anni, espone una selezione delle illustrazioni realizzate per i romanzi di autori e autrici italiani pubblicati da Urania e da Delos Book e una selezione del progetto Invading the Vintage. Franco Brambilla ha realizzato inoltre il poster della mostra.
Carmine di Giandomenico, al quale è dedicata una galleria espositiva, fra i più noti fumettisti italiani e fra i pochi a collaborare continuativamente con le due maggiori case editrici di fumetto statunitensi Marvel Comics e DC Comics, espone, grazie alla collaborazione con Tim Vision, le illustrazioni fantascientifiche che ha realizzato per il Campionato di Calcio di serie A italiano del 2021.

Una sezione, a cura di Vanja Kranjčević, Marko Mlinar e Davor Šišović, è infine dedicata alla fantascienza croata, la sua evoluzione storica, i principali protagonisti in letteratura, nell’illustrazione e nella produzione audiovisiva, senza tralasciare la dimensione dei festival, del fandom e del cosplay.

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