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Oggi è la Giornata Mondiale della Meteorologia

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Pioverà? Forse ad aprile, magari a maggio. Da 15 mesi ad oggi le nostre speranze sono riposte nei mesi a venire in una speranza, finora vana, di condizioni meteo-climatiche “normali”. Oggi, 23 marzo si celebra la Giornata Mondiale della Meteorologia, istituita nel 1961 per ricordare l’istituzione dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM).

Quest’anno la ricorrenza è particolarmente sentita sia per le condizioni di estrema siccità che interessano il Piemonte ed il nord Italia, sia per la concomitante pubblicazione del nuovo rapporto di sintesi sui cambiamenti climatici dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo scientifico internazionale per lo studio dei cambiamenti climatici. “La finestra di opportunità per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti si sta rapidamente chiudendo” è il monito del rapporto; i cambiamenti climatici sono in atto e tangibili, con un’accentuata variabilità stagionale e maggiore frequenza di eventi estremi.

Il tema di quest’anno è “Early warning end Early Action. Hydrometeorological and Climate Information for Disaster Risk Reduction” – allerte e azioni rapide per fronteggiare eventi estremi per la riduzione del rischio. Nel contesto del clima che cambia, è indiscusso il ruolo della meteorologia per la salvaguardia di persone e beni, attraverso lo studio dell’atmosfera, i sistemi di osservazione, le previsioni a breve termine (nowcasting) ed i servizi operativi quotidiani.

Ma l’emergenza climatica impone nuove sfide: previsioni meteorologiche senza soluzione di continuità per l’adattamento e la mitigazione.

L’intervallo temporale da sub-stagionale (settimane, mesi) a stagionale, che corrisponde a previsioni oltre le due settimane ma inferiori a una stagione (previsione S2S – sub-season to season), colma il divario tra previsioni meteorologiche e climatiche e rappresenta una componente centrale per una previsione meteo-climatica “senza soluzione di continuità”. Questo approccio sfrutta il continuum di scale spaziali e temporali e cerca di utilizzare un unico sistema di modellazione per fare previsioni da scale meteorologiche a scale climatiche stagionali o più lunghe.

Il tempo e il clima ricoprono un continuum di scale temporali e le previsioni su orizzonti temporali diversi sono rilevanti per diversi tipi di decisioni e di allerta precoce. La previsione S2S rappresenta una grande opportunità per aiutare i decisori e cittadini ad intraprendere azioni preventive. Partendo dalla scala stagionale, una previsione stagionale potrebbe aiutare una scelta colturale, mentre le previsioni sub-mensili consentono la programmazione dell’irrigazione e l’applicazione di pesticidi e fertilizzanti, rendendo il calendario delle colture un utilizzatore di previsioni S2S e quindi dinamico nel tempo (https://public.wmo.int/en/resources/bulletin/s2s-forecasting-towards-seamless-prediction ).

È quindi sui temi delle allerte per precipitazioni forti e delle previsioni sub-stagionali che Arpa Piemonte, servizio meteorologico regionale, prosegue il proprio impegno per fornire informazioni tempestive ed un quadro conoscitivo utile ad intraprendere azioni efficaci finalizzate alla riduzione del rischio, alla salvaguardia di persone e beni ed uno sviluppo sostenibile.

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