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Dimore storiche, cavalleria e soldatini di piombo, i nuovi tour per scoprire Pinerolo

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Due nuovi tour alla scoperta di Pinerolo, della sua storia ma anche delle dimore storiche del territorio. Il Consorzio Turistico Pinerolese e Valli ha appena due anni di vita. Lo scorso anno aveva organizzato – registrando sempre il tutto esaurito – le visite guidate alla scoperta dell’influenza francese su Pinerolo.

Inizia questa primavera 2023 con una serie di nuove proposte pensate per i turisti ma anche per i torinesi che non conoscono così bene quella che Edmondo De Amicis definì «la città più bella del Piemonte». Sono state ideate, grazie al supporto storico di Stefano Ricca, per celebrare il bicentenario della Scuola di Cavalleria, una presenza importante per Pinerolo, dal Risorgimento alla Seconda Guerra Mondiale, che ha contribuito a plasmarla, in particolare durante la Belle Epoque. Ma l’idea è stata quella di portare anche a conoscere due dimore storiche sulle tracce di una famiglia, quella dei Cacherano di Bricherasio.

I tour vengono organizzati per sabato 18 e domenica 19 marzo e verranno poi replicati per tutta la bella stagione: verranno riproposti sabato 21 maggio, sabato 17 giugno, sabato 22 luglio, sabato 16 settembre e sabato 15 ottobre.

Il primo è intitolato “Dimore storiche e racconti I protagonisti di eventi di primissima importanza per l’Arma di Cavalleria tra ‘800 e ‘900”.

Domenica 19 dalle 14,30 è previsto un pomeriggio dedicato alla visita guidata di due dimore storiche del Pinerolese: il Palazzo Conti di Bricherasio e il Castello di Miradolo. Entrambi sono stati proprietà dei Cacherano di Bricherasio e sono strettamente legati a vicende di primissima importanza, per sviluppi storici ed economici, ben oltre i confini del Pinerolese. Perché seguirlo? Tra gli ultimi discendenti dei Cacherano di Bricherasio, c’è quell’Emanuele fondatore della Fiat e grande amico di Federico Caprilli, conosciuto durante i corsi alla scuola di Cavalleria, e poi c’è sua sorella Sofia, pittrice, allieva di Lorenzo Delleani, promotrice di un cenacolo di artisti che si riuniva tra il Castello di Miradolo e il Palazzo Bricherasio a Torino.

Il tour, che termina al Castello di Miradolo con una degustazione della Torta Zurigo-Castino abbinata a tè o caffè, costa 25 euro (comprensivi d’ingressi alle due dimore e merenda, i bambino fino a 6 anni pagano 8, i possessori di Abbonamento Musei Torino e Piemonte pagano 20). Il ritrovo è alle 14 a Pinerolo, con le auto, di fronte al Museo della Cavalleria: a disposizione, per chi non potesse spostarsi, c’è una navetta da Pinerolo a Bricherasio, Miradolo e rientro a Pinerolo.

Sabato 18 e domenica 19 marzo alle 9,30, invece, “La scuola di cavalleria a Pinerolo. Luoghi e personaggi” porta prima a visitare il Museo dell’Arma di Cavalleria e le sale recentemente riallestite. A seguire, c’è il tour a piedi verso il centro storico alla scoperta di edifici unici e atmosfere di altri tempi per capire quanto per un secolo la Scuola di Cavalleria abbia contribuito a plasmare la Pinerolo della Belle Epoque. Tappa d’obbligo alla Cavallerizza Caprilli: costruita tra il 1909 e il 1910 dal Genio Militare, oggi la più antica struttura del suo genere e il più grande maneggio coperto d’Europa. Il tour costa 15 euro, bambini fino a 6 anni (non compiuti) gratuiti.

Perché parteciparvi? Il Museo, in primis, è unico nel suo genere: 5.500 metri quadri di spazio espositivo, 24 sale e 240 vetrine. Tra le chicche, una fila di 65mila soldatini in piombo e i giganteschi plastici della Battaglia di Waterloo.

Ma l’idea dietro al tour è raccontare anche Pinerolo con uno sguardo diverso. Come conseguenza della presenza stabile della Scuola di Cavalleria in città, nei decenni tra fine 800 e inizio 900, Pinerolo si trasforma con l’aggiunta di strutture militari, produttive (artigianato, piccola e media industria che costituiscono l’indotto produttivo al servizio della Cavalleria) e residenziali nelle immediate vicinanze del centro o in zona periferica. Spiccano bellissime ville in stile liberty e la Cavallerizza Caprilli. Il centro storico e i Portici Nuovi si popolano di caffè alla moda che accolgono una clientela elegante, dall’alta borghesia industriale alla nobiltà rappresentata anche dai soldati di Cavalleria.

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