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Regione e Atc condannate per discriminazione nei confronti degli extracomunitari

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Dopo il ricorso presentato dagli avvocati dell’Asgi, nello specifico degli avvocati Marta Lavanna, Alberto Guarisio e Livio Neri, contro i bandi della Regione Piemonte e dell’Atc per l’assegnazione delle case popolari a Castellamonte, Torino e Beinasco perché ritenuti discriminanti nei confronti degli extracomunitari, il Tribunale ha condannato i due enti a pagare 100 euro ad Asgi per ogni giorno di ritardo nell’adempimento di quanto richiesto in sentenza oltre alle spese legali.

Sotto accusa sono i criteri di 5 anni di residenza e la necessità, solo per gli extracomunitari, di avere un lavoro stabile, requisito difficile da soddisfare qualunque sia la nazionalità del richiedente. Inoltre solo per il comune di Castellamonte, la residenza di 10 anni nel territorio permetteva di ottenere 8 punti in più in graduatoria.

Per il giudice è “irragionevole il requisito della residenza da almeno 5 anni in Italia perché non ha nessuna connessione con l’obiettivo di soddisfare il bisogno abitativo”, piuttosto “l’esclusione di chi non soddisfa quel requisito risulta incoerente con quella stessa funzione”.

“Il peso esorbitante assegnato al dato del radicamento territoriale – sottolinea il giudice – nel più generale punteggio per l’assegnazione degli alloggi, il carattere marginale del dato medesimo in relazione alla finalità del servizio di cui si tratta, e la stessa debolezza dell’indice della residenza protratta come dimostrazione di stabilità concorrono a determinare l’illegittimità costituzionale”.

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