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La replica dell’avvocata DeMichelis sulla frase sui poveri: “intendevo poveri moralmente”

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In un video di sette minuti che riprende l’avvocata Alessandra DeMichelis a letto mentre fuma una sigaretta elettronica, c’è la replica alle polemiche montate dopo che in un altro video di novembre scorso che è girato sui media, DeMichelis e un suo amico inveiscono contro i poveri che “dovrebbero bruciare all’Inferno”.

L’avvocata torinese ora contestualizza le proprie parole. ““Ce la fate a contestualizzare? – domanda stizzita l’avvocata presto concorrente di Pechino Express- avete appena comprato una macchina, Porsche o Panda che sia, e dopo pochi giorni qualche stronzo (ero stata più fine l’altra volta) pensa bene di rigarverla… anzi, peggio… incidervela, nonostante sia custodita in un parcheggio sotterraneo, sulla portiera posteriore e su quella anteriore, più e più volte”.

Dopo un avvenimento del genere può capitare di essere un po’ arrabbiati, perciò l’avvocata spiega che  un gesto del genere non può che essere compiuto “ovviamente per mero spirito di disprezzo, invidia, non so, non riesco a comprendere cosa possa indurre un individuo a compiere un gesto in maniera così subdola e meschina. Detto questo, presumo fosse notte fonda, voi cosa direste: mi hanno rigato la macchina oppure inveite come abbiamo fatto noi?”.

“Povero non è solo inteso dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista morale – specifica -. E per me un individuo che senza alcuna ragione va a fare uno screzio, a compiere un crimine simile, è un povero, inteso appunto non dal punto di vista economico perché non c’entra niente quello in questo caso: tu non hai una morale, sei un individuo spregevole. Sinceramente credo che a ciascuno di voi, se vi rigassero la macchina, credo che le parole che uscirebbero dalla vostra bocca sarebbero ben peggiori di quelle uscite dalla mia e da quella del mio amico.. magari invece siete più controllati”.

Poi però cade in un tranello che si è auto tesa snocciolando la statistica che “purtroppo nelle nostre carceri, su 10 individui 8 non sono proprio Paperon de’ Paperoni, perché purtroppo, come è ben noto, gli appartenenti ai ceti meno abbienti sono più propensi al crimine.. a rubare, a spacciare e a commettere altri reati. Quindi… in quella circostanza non mi riferivo assolutamente a un povero economicamente parlando, ma era il disprezzo che nutrivo nei confronti di quei soggetti che secondo me non possono cagionare sentimenti positivi in nessuna persona”.

La spiegazione dell’avvocata DeMichelis non è però piaciuta agli utenti che l’hanno bombardata di commenti negativi dimostrando che “un bel tacer non fu mai scritto”.

https://www.instagram.com/tv/CpgQcMbIaUy/?igshid=MDJmNzVkMjY%3D

 

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