Piemonte
Torino: cittadinanza torinese alla giornalista iraniana Sepideh Gholian
Con 35 voti, l’unanimità il Consiglio comunale ha approvato la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria torinese alla giornalista freelance Sepideh Gholian. Giornalista freelance, la giovane è incarcerata in Iran a più riprese, dal 2018, per aver documentato scioperi e azioni di protesta.
A presentare la mozione in aula è stata la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, prima firmataria del documento, sottoscritto anche da numerosi consiglieri e consigliere sia di maggioranza che dell’opposizione.
“La vicenda della giovane Sepideh Gholian” si legge nel documento approvato in aula, “è paradigmatica di un intero movimento di donne (soprattutto ma non solo) che si battono per l’affermazione della democrazia e l’esercizio delle libertà individuali”. Inoltre, viene ricordato l’appello rivolto dalla folta e ben radicata Comunità iraniana torinese alla Città, attraverso la Presidenza del Consiglio comunale, di “continuare ad appoggiare le istanze del popolo iraniano” e di poter contare su “un atto simbolico ma molto significativo per coloro che vivono in condizioni disumane nelle carceri” del paese mediorientale.
Il conferimento della cittadinanza onoraria alla giornalista Sepideh Gholian, che assume ulteriore significato alla vigilia della Giornata internazionale delle Donne, la individua quale simbolo delle donne che lottano per la libertà dell’Iran e a causa di questo incarcerate.
La Sala Rossa ha anche approvato altri due documenti presentati dai consiglieri Silvio Viale e Vincenzo Camarda.
L’ordine del giorno di Silvio Viale (34 voti), che richiama anche prese di posizione del Parlamento Europeo formula le più sentite condoglianze alle famiglie, agli amici e ai colleghi di tutte le vittime innocenti del regime iraniano, aggiungendo la più ferma condanna del costante deterioramento della situazione dei diritti umani in Iran, che colpisce in particolare le donne e le minoranze etniche e religiose, le persone LGBTIQ e chiunque provi a criticare al regime.
Inoltre, si invita il Governo italiano ad aggiungere il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, noto anche come Guardiani della Rivoluzione o Pasdaran, e le sue forze sussidiarie, comprese la milizia paramilitare Basij e la Forza Quds, all’elenco dei gruppi terroristi. Infine, chiede il ritiro della rappresentanza diplomatica dalla Repubblica Islamica dell’Iran.
Il documento di Vincenzo Camarda (33 voti), che ricorda il crescente impegno delle Amministrazioni locali in difesa della libertà e della pace, invita ad aderire alla campagna promossa dall’ANCI in vista della Giornata internazionale della Donna dell’8 marzo 2023. In particolare, si chiede di promuovere iniziative di informazione sui diritti negati nei confronti delle donne, delle ragazze e delle bambine in Afghanistan e Iran, anche mediante l’esposizione di idonei materiali visivi (manifesti, poster, cartelloni, locandine) all’esterno delle sedi consiliari, e a prevedere nella serata del 7 e dell’8 marzo l’illuminazione in giallo di un sito o di un monumento cittadino, in modo da dimostrare con maggiore incisività la vicinanza alla causa delle donne afghane e iraniane.
Altre iniziative raccomandate sono: l’apertura di un tavolo che includa rifugiati o esuli afghani e iraniani per valutare iniziative, l’intitolazione di un luogo pubblico alle donne vittime del terrorismo di stato o che hanno combattuto per la democrazia e i diritti delle donne, chiedere con forza ail governo iraniano la cessazione delle violenze contro i e le manifestanti, l’invito al governo italiano e alle istituzioni europee di promuovere l’inserimento degli autori delle suddette violenze nella lista delle organizzazioni terroristiche.
Già il 17 ottobre 2022 il Consiglio comunale aveva già espresso la propria solidarietà alle donne in lotta e a tutto il movimento democratico in Iran.
Oltre a coloro che hanno presentato i tre documenti approvati, hanno preso la parola i consiglieri e consigliere Alice Ravinale, Simone Fissolo, Elena Apollonio, Tiziana Ciampolini, Lorenza Patriarca, Nadia Conticelli, Giuseppe Catizone e Domenico Garcea, con sfumature diverse tutti a sostegno delle proposte messe in votazione. Per la Giunta, è stato l’assessore Jacopo Rosatelli a esprimere l’apprezzamento dell’esecutivo di Palazzo Civico per i documenti e l’impegno della Città nella solidarietà e nell’accoglienza, confermando che la Mole sarà illuminata di giallo in occasione della Giornata internazionale delle Donne.
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