Piemonte
Confagricoltura Piemonte: bisogna ridurre la presenza dei cinghiali per contrastare le peste suina
“La diffusione della Peste Suina Africana in Piemonte e Liguria non si ferma a causa della veloce propagazione della malattia nella popolazione dei cinghiali e rischia di generare gravi effetti sull’intera filiera della carne suina”.
Lo sottolinea ancora una volta con toni preoccupati Confagricoltura Piemonte, che nel mese scorso è intervenuta sulla gestione della fauna selvatica e in particolare sul problema dell’eccessiva presenza di cinghiali, richiedendo un Tavolo congiunto interregionale con i rappresentanti della Regione Liguria per individuare una strategia condivisa per la gestione del problema.
“Chiediamo di dare seguito con urgenza a quanto previsto nell’ultima Legge di Bilancio rispetto alle misure di contenimento disposte, e di implementare una strategia di intervento efficace per ridurre la presenza di cinghiali, limitare danni e abbassare il rischio di diffusione di malattie” dichiara Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Piemonte alla luce dei nuovi casi di infezione che salgono a 415 tra Liguria e Piemonte.
Altre rilevanti conseguenze legate alla presenza di animali selvatici, in particolare dei cinghiali, sono i danni provocati dagli stessi alle coltivazioni agricole, che non trovano un adeguato risarcimento da parte della Regione Piemonte.
A tale proposito, Confagricoltura ritiene auspicabile adottare criteri di risarcimento svincolati dal regime del De Minimis, come già previsto in passato nella nostra Regione.
Occorre inoltre stimare al valore di mercato il danno occorso e procedere al rapido e pieno risarcimento con ricorso eventuale, nelle more della copertura finanziaria, all’emissione da parte della Regione di un riconoscimento di debito scontabile presso Istituti di credito, dalle aziende agricole stesse.
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