Cronaca
Si dimette Don Danilo Piras, parroco di Venaria: “Voglio vivere in povertà”
Ha lasciato tutti increduli Don Danilo Piras, ex parroco di Venaria, dimessosi per ” vivere una vita di maggiore povertà e preghiera che la parrocchia, per come è stata impostata, rende quasi impossibile”.
La decisione è stata inviata a tutti i parrocchiani mediante un messaggio inviato ieri, mercoledì 22 febbraio.
Parroco dal settembre 2018 ecco la lettera inviata:
“Ma non mi basterebbe una vita intera per ringraziare il Buon Dio per l’immensa amicizia e bontà che la maggioranza di voi mi ha dimostrato e mi dimostra. Io vi ho dedicato ogni battito del mio cuore sacerdotale, dandovi Colui per Cui solo esisto: Nostro Signore Gesù Cristo.
Ovviamente ho anche una infinità di difetti, che tutti voi ben conoscete, con i quali spesso ho oscurato la Grazia di Dio che è in me per ognuno di voi. Sono un povero cieco sacerdote, che non ha alcun talento e che non ha nulla di attraente e di giovanile. Sono impetuoso, tengo lunghi sermoni da sbadiglio e non dormo la notte se qualcuno mi ha offeso o se io ho offeso qualcuno. Il che è accaduto troppo spesso, purtroppo. In questi anni ho alzato spesso la voce e ho perduto molte volte la pazienza, dicendo in modo sbagliato anche le cose più vere e giuste. Spero di cuore che vogliate perdonarmi. E io da parte mia vi assicuro il mio più sincero e incondizionato perdono.
Vi dico questo perché desidero comunicarvi come abbia rassegnato le mie dimissioni al Vescovo e da questo momento non sono più il vostro parroco.
Lascio questa parrocchia di mia spontanea volontà. Senza alcuna costrizione e pienamente consapevole del significato della mia decisione. Andrò per il momento dai miei cari, perché, nel silenzio e nella preghiera, vorrei comprendere se il Signore mi sta chiamando, anche questa insoddisfazione che mi accompagna da anni, ad una vita più radicale, ad un dono più totale di me stesso, ad una consacrazione più stretta. Per questo voglio tacere e pregare, fino a quando il Signore non mi illuminerà. Non lascio affatto il sacerdozio, non cerco altre carriere, non ho iniziato relazioni che offenderebbero il dono del celibato, del quale invece sono gratissimo alla Provvidenza.
Semplicemente vorrei vivere una vita di maggiore povertà e preghiera che la parrocchia, per come è stata impostata, rende quasi impossibile.
Se di questa mia ponderata, benché sorprendente, decisione saranno date altre versioni, lascio a voi la libertà di credere quel che ritenete più giusto, secondo la vostra coscienza. Come immaginate, non mi sarà più possibile passare a benedire le vostre case, come invece avevo programmato.
Carissimi, ve lo ripeto, non ho voluto portare altro tra voi che Nostro Signore Gesù e non ho cercato altro in voi che la gloria di Nostro Signore Gesù. Egli mi è testimone. Egli solo il mio Giudice e il mio avvocato.
Dio benedica tutti voi!”.
Don Danilo Piras
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