Economia
I gestori delle discoteche vogliono aprire il pomeriggio ai minori di 18 anni senza servire alcol
La proposta di Epat Ascom vuole rilanciare una moda che era ben radicata nella generazione precedente: la discoteca di pomeriggio con target giovanissimi dai 13 ai 17 anni. Molto in voga alla fine degli anni ’90 e nei primi 2000, l’abitudine è però scomparsa forse per l’assenza di offerta.
Ora, i gestori dei locali vorrebbero riaprire ai minori senza servire alcol, forti del report che afferma che il 75% dei ragazzini sarebbe allettato dal sabato e dalla domenica pomeriggio in discoteca.
Domani, lunedì 20 febbraio, la proposta dell’Epat e Silb, l’associazione italiana delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo sarà esposta agli agenti della Questura di Torno e della polizia municipale per capire la fattibilità a livello di ordine pubblico contro abusivismo.
Il tavolo di confronto verterà anche sul consumo consapevole dell’alcol, che nei pomeriggi non verrà servito. Così nei locali, ora vietati ai minori di 16 anni potranno approdare anche i 13enni, con l’approvazione dei genitori.
“Vogliamo parlare di vita notturna, più che di movida, per concentrarci e offrire un’alternativa a tanti giovani, ricreando la cultura del divertimento legata alla musica e non all’alcol mal bevuto e allo sballo” – dichiara Claudio Ferraro, direttore di Epat, a La Repubblica -. “Le discoteche stanno riprendendo, sarebbe bello aprirle a tutti. È anche una questione di etica imprenditoriale”.
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