Cultura
Nato per narrare. Torino riscopre Alberto Moravia con una serie di appuntamenti
Figura di profonda complessità capace di attraversare generi e discipline – scrittore, critico d’arte e di cinema, intellettuale militante, viaggiatore – Alberto Moravia è al centro di un progetto di grande respiro ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori. Alberto Moravia vive tante vite: romanziere straordinario, è la voce di una narrativa limpida e oggettiva così distante dalla letteratura del presente per la quale rappresenta tuttavia un modello imprescindibile. Ma è anche critico d’arte e di cinema, viaggiatore, attento osservatore del mondo e delle pulsioni umane. È su questo incrocio di linguaggi, arti e pensiero che la Fondazione Circolo dei lettori presenta Nato per Narrare: riscoprire Alberto Moravia, progetto realizzato insieme alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e al Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Associazione Fondo Moravia, Bompiani e Gallerie d’Italia. Dopo gli omaggi a Primo Levi e Carlo Levi, per il secondo anno la Fondazione Circolo dei lettori, insieme ai partner, dedica una grande rassegna a un protagonista della letteratura italiana del ‘900. Il progetto inaugura il 7 marzo, con l’apertura alla GAM della mostra Alberto Moravia. Non so perché non ho fatto il pittore e la sera al Circolo dei lettori con il primo incontro che ha per protagonista Dacia Maraini, per concludersi a maggio al Salone Internazionale del Libro.
Alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dal 7 marzo al 4 giugno, è aperta la mostra Alberto Moravia Non so perché non ho fatto il pittore, a cura di Luca Beatrice ed Elena Loewenthal: nella wunderkammer si delinea il senso di Alberto Moravia per le arti visive e la pittura, rintracciabile nel filo dei suoi numerosi interventi per la Gazzetta del Popolo, il Corriere della Sera, riviste, testi in catalogo e prefazioni per diversi artisti, gli anni tra i ’30 e l’anno della morte. Scrisse per Enrico Paulucci e Carlo Levi, ebbe un lungo sodalizio con Renato Guttuso, visse nella Roma degli anni ’60, capitale dell’arte internazionale insieme a Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Titina Maselli e alla fotografa Elisabetta Catalano cui si deve uno dei ritratti più intensi.
Il 7 marzo, nello stesso giorno di apertura al pubblico della mostra alla GAM, al Circolo dei lettori è Dacia Maraini ad aprire il ciclo di riflessioni, letture, conversazioni e spettacoli sui romanzi, gli scritti, la figura di Alberto Moravia. Con Maraini dialogano l’editore e grande amico di Moravia Mario Andreose, la direttrice editoriale di Bompiani Beatrice Masini ed Elisabetta Sgarbi, direttrice generale della Nave di Teseo. Mercoledì 9 marzo alle Gallerie d’Italia, lo scrittore e giornalista culturale Alain Elkann dialoga con Carmen Llera Moravia, vedova del grande autore. Al Circolo dei lettori, gli altri principali appuntamenti sono fissati per le serate dei martedì del mese: il 14 marzo Elena Stancanelli legge l’amore in Moravia nella lectio L’insudicia amore, come Umberto Saba definiva il gesto amoroso, le relazioni, il sesso nell’opera moraviana; il 21 marzo in Moravia il nostro Chatwin, Camilla Baresani racconta i viaggi dello scrittore alla ricerca delle contraddizioni dell’Occidente e della contemplazione dell’ignoto, in luoghi e mondi remoti e primitivi; martedì 28 dalle ore 17, al Circolo dei lettori è tempo della Maratona Moraviana. Condotta da Elena Loewenthal, con le letture dell’attrice Viola Sartoretto, la maratona dedicata ad Alberto Moravia si snoda in tre filoni: pensiero, arte e corpo. Il critico francese René De Ceccatty e il professor Giorgio Ficara ragionano sull’eredità intellettuale dell’autore nel corso dell’incontro Il pensiero critico; Alessandra Grandelis, studiosa e autrice per Bompiani di Non so perché non ho fatto il pittore, dialoga con Luca Beatrice; infine gli scrittori Edoardo Albinati e Giacomo Papi, nella conversazione conclusiva della maratona moraviana Scrivere il corpo e il corpo politico, si confrontano sul corpo, cuore della narrazione moraviana. Altri appuntamenti di Nato per Narrare al Circolo dei lettori sono Io ed Elsa, uno spettacolo realizzato da Tangram teatro Torino, con Bruno Maria Ferraro e Patrizia Pozzi, regia di Ivana Ferri, sul rapporto tumultuoso e complesso tra Elsa Morante e Moravia e l’Osservatorio sul Romanzo, in programma giovedì 16 marzo, nel quale un gruppo di studiosi presenta la loro indagine sulla forma romanzo, scandagliando la profonda influenza dell’opera di Alberto Moravia, a partire da Gli indifferenti, vero turning point del romanzo italiano moderno. Fino al 1 aprile nelle stanze del Circolo dei lettori è allestita Dedicato a te, una speciale esposizione di libri di autori contemporanei, tratti dalla biblioteca personale di Alberto Moravia, con dedica personale. Il viaggio tra gli scritti e l’eredità moraviana di Nato per narrare si conclude al Lingotto il 20 maggio: per la XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro, il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri ragiona sulla dimensione oraziana di Alberto Moravia nella lectio Moravia è un autore classico?
Il Museo Nazionale del Cinema partecipa a questa importante e doverosa riscoperta di Alberto Moravia, dedicando all’autore un’esposizione e una retrospettiva dei film tratti dai classici dell’autore. Nel foyer del Cinema Massimo, dal 12 marzo al 31 maggio sarà possibile ammirare 13 scatti di Angelo Frontoni, preziose foto dal set de Il disprezzo di Jean-Luc Godard, a sessant’anni dall’uscita del film tratto dall’omonimo romanzo di Moravia. Quattro i film in programma: oltre a Il disprezzo (14 marzo, ore 20:30), di Jean-Luc Godard, sono previsti Il conformista di Bernardo Bertolucci (12 marzo, ore 20:30), La ciociara di Vittorio De Sica (26 marzo, ore 16:00) e Gli indifferenti di Citto Maselli (28 marzo, ore 21:00).
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