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Il pane con la farina di grillo è servito, i primi assaggi al Tellia Lab di Torino
Enrico Murdocco, panificatore di 32 anni, premiato con i “due pani” del Gambero Rosso nel 2023, si è lanciato nell’impresa di portare la prima pagnotta con farina di grilli sulle tavole degli italiani. Nella sua panetteria Tellia Lab, nel centro di Torino, è stato realizzato il prototipo del pane, prodotto di cui si è tanto parlato e che ha scatenato reazioni avverse e curiose, tra chi è pronto per l’assaggio e chi proprio non ne vuol sapere.
Anzi, per la notorietà acquisita si è attirato le antipatie – e persino le minacce – dei molti che temono di mangiare a propria insaputa il nuovo prodotto. Cosa estremamente difficile, dato che il pane con farina di grilli costerà 20 euro al chilo e per Murdocco a livello organolettico ha un sentore finale di nocciola che lo contraddistingue.
La vendita al pubblico è però prevista a marzo, quando è attesto il via libera sempre dalla Commissione Europea alla farina di grillo piemontese. Per il momento, infatti, la farina di grillo proviene da una ditta vietnamita che a gennaio ha ricevuto l’ok dalla Commissione ed è distribuita da un’azienda di Scalenghe, la Italian Cricket Farm.
Intanto sono iniziati i primi assaggi del prodotto sfornato dal panificatore lievitista in cui si mescolano farina di grilli, grano tenero e grani siciliani.
“Ma non potrà ovviamente mai sostituire la produzione di un pane tradizionale, viste proprio le sue caratteristiche. Il pane vanta un grande apporto proteico grazie alle caratteristiche della farina di grillo che è composta per il 70% da proteine di qualità, aminoacidi essenziali e grassi (omega 3 e omega 6). È interessante – prosegue Murdocco in una intervista ad Ansa – anche per essere ricca di vitamina B12, ferro, fosforo, sodio, calcio e fibre. È chiaramente un prodotto di nicchia che si riferirà principalmente agli sportivi o a chi necessita di diete a basso contenuto di carboidrati in favore della proteina”.
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