Cuneo
A Piozzo il fritto misto si accompagna con la Nutella, nelle Langhe nasce il Big Bang
Se la pizza con l’ananas vi fa ancora storcere il naso e mangiare piatti a base di farina di grilli non è ancora nei vostri pensieri, forse questo piatto potrebbe – a sorpresa – farvi venire l’acquolina in bocca. Stiamo parlando di un croccante fritto di calamari e gamberoni ingolosito e accompagnato da una salsa a base di un ingrediente apparentemente inaccostabile al pesce: la Nutella.
Il piatto si chiama Big Bang e ha visto la luce nella cucina del Perlage, un ristorante di Piozzo, nelle Langhe, a due passi dalla terra che ha dato i natali alla celebre crema spalmabile. A idearlo lo chef Bruno Picco che ha tratto ispirazione dal Messico e da un piatto che era solito preparare, a base di pollo con il mole, una salsa a base di cioccolato, peperoncino e spezie locali.
In questo caso, per far sì che la Nutella si potesse adattare al piatto, lo chef ha sperimentato vari ingredienti, fino alla versione che presto potrete gustare: pomodoro San Marzano, cipolla di Tropea, pane, aglio, peperoncino calabrese, chiodi di garofano, cannella, odori mediterranei, nocciole, cioccolato e crema alla nocciola.
Un modo tutto nuovo, e provocatorio, per gustare uno dei prodotti più amati non solo in Italia ma nel Mondo.
Il Big Bang sarà presentato nel locale in occasione del World Nutella Day del 5 febbraio, giornata che lo vedrà debuttare in menu.
Lo chef Bruno Picco appena diplomato alla scuola Alberghiera espatriò per lavorare per decenni all’estero: Brasile, Thailandia, USA e Messico. Quasi sempre nei panni di Chef esecutivo, è stato tuttavia anche Chef Consultant per nuove aperture nel mondo del Ristorante Alfredo di Roma.
Ma il sogno di Bruno era tornare a casa con un bagaglio di segreti culinari rubati in vari angoli del mondo e costruire un proprio ristorante con i suoi fratelli, estranei al mondo della ristorazione ma pronti a cambiare vita insieme. È nato così nel 2008 il Perlage, un ristorante colorato e informale, effervescente come il nome.
Bruno porta il suo modo di cucinare “contaminato dal mondo” in Langa. E lo fa a partire dal fritto di pesce. Una sfida non da poco in una terra che possiede tutt’altra impronta gastronomica. Tuttavia riesce a farsi notare per la leggerezza del suo fritto e pian piano introduce alcune delle contaminazioni etniche di cui è capace.
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