Cittadini
Ospedale Sant’Anna di Torino, una persona potrà assistere la partoriente tutto il giorno
Dopo la vicenda di Roma riguardo la neomamma che ha schiacciato il figlio di tre giorni durante l’allattamento perché si è addormentata, le polemiche hanno di fatto mosso le acque e evidenziato la mancanza di personale in molti reparti tra cui quelli di ostetricia, obbligando le partorienti, perché sono ancora in vigore le restrizioni COVID, a passare molto tempo da sole, anche dopo il travaglio e parto.
Qualcosa sta cambiando anche in Piemonte e non poteva che partire dal centro con il maggior numero di nascite al giorno, l’ospedale Sant’Anna di Torino. La direzione del nosocomio fa sapere in un’informativa che verrà garantita la presenza di “una persona di propria scelta durante il travaglio, il parto e la degenza”.
“Per ragioni organizzative – spiegano – non sarà possibile effettuare avvicendamenti nell’arco della stessa giornata, tranne nei casi pre autorizzati”. La persona scelta, che può essere il papà, non potrà essere accompagnato da bambini e si alternerà con un altro parente nella fascia oraria 13.30 – 14.30, per la durata massima di 45 minuti.
Presto questa iniziativa si potrà estendere anche ad altri ospedali come ha richiesto alla Regione Piemonte il Consiglio comunale di Torino in un ordine del giorno di ieri a prima firma della consigliera Pd Ludovica Cioria, che auspica l’individuazione di “regole comuni a tutti gli ospedali per garantire alle neomamme adeguata vicinanza da parte dei propri affetti durante il periodo della degenza ospedaliera post partum”.
Altro atto proposto dal capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Silvio Viale, “segnala una serie di azioni necessarie per fare della gravidanza la priorità del Sistema sanitario regionale”.
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