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Immaginare nuovi spazi urbani a partire dalle nuove generazioni: a Settimo via al progetto “La Città Animata”

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Le tecniche e i processi del cinema d’animazione come strada per comprendere come vivere e migliorare la realtà urbana in cui si vive: è questo l’obiettivo del progetto “La Città Animata”, che coinvolge 400 bambine e bambini di diverse scuole di Settimo Torinese. In particolare parteciperanno le primarie Giacosa e Vivaldi (IC Settimo I), Roncalli (IC Settimo II), e le scuole dell’infanzia statali Collodi (IC Settimo I) e Salgari (IC Settimo II) e paritarie S. Vincenzo de Paoli e S. Giuseppe Artigiano.

L’iniziativa è guidata dal Direttore Scientifico Andrea Pagliardi ed è stata sviluppata in collaborazione con ASIFA Italia (l’associazione che riunisce i professionisti italiani del cinema d’animazione) e UNESCO: proprio i due enti sono il simbolo dello spirito del progetto, ovvero promuovere la pace e la collaborazione tra popoli diversi attraverso il linguaggio comune delle immagini animate.

Nella fase preliminare ci sarà un ciclo di proiezioni, per abituare gli/le studenti alla rappresentazione urbana dei film d’animazione: si partirà con “Zootropolis”, seguito da “Kiki – Consegna e domicilio”, “O Menino e o Mundo – Il bambino che scoprì il mondo” e “Panico al villaggio”. I ragazzi e le ragazze saranno poi coinvolti da architetti/e e progettisti/e in una riflessione su come rappresentare gli spazi urbani, attraverso la raccolta di testimonianze, foto e video della città di Settimo. Il risultato finale sarà la realizzazione di un progetto animato ambientato proprio nella città torinese, che verrà proiettato al pubblico al termine dell’anno scolastico.

“La trasformazione dei luoghi è un processo complesso. – ha commentato Alessandra Girard, assessora alla scuola del Comune di Settimo – Non è un dogma calato dall’alto dall’amministrazione pubblica, ma va condivisa, discussa e partecipata. Un elemento fondamentale di questo processo sono le giovani generazioni, con cui dobbiamo avviare un confronto e condividere le scelte. Progetti come questo danno ai ragazzi gli strumenti per conoscere la Città, analizzarla, capire come migliorarla.”

Hanno partecipato all’organizzazione anche Amate l’Architettura, IN/Arch Piemonte (Istituto Nazionale d’Architettura), ALI (Autonomie Locali Italiane) e Film Commission Torino Piemonte.

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