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Cronaca

Morto dopo tre giorni 46enne trovato in fin di vita a Gassino: la testa colpita da una sparachiodi

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Un automobilista di passaggio da strada Valle Maggiore, in frazione Bussolino di Gassino Torinese lo scorso sabato 21 gennaio, aveva avvisato le forze dell’ordine notando una macchina ferma a lato strada. All’arrivo dei carabinieri della Compagnia di Chivasso è stato trovato in fin di vita in un prato un uomo 46enne residente nella cittadina.

Il 46enne aveva una ferita alla tempia provocata da una pistola sparachiodi caduta non lontano dal corpo. Immediati i soccorsi dei sanitari del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale Cto di Torino. L’uomo dopo aver agonizzato per tre giorni, è morto ieri, martedì 24 gennaio. Per gli inquirenti non ci sono dubbi, si tratta di un tentativo anticonservativo, purtroppo riuscito.

Un’efficace prevenzione del suicidio richiede che ognuno sia a conoscenza dei fattori di rischio del suicidio e sappia come gestirli.
Pensare che una persona cara, un familiare, un amico, un collega si possa suicidare, certamente spaventa e fa sentire impotenti. Quando si conosce una persona, tuttavia, siamo spesso in grado di dire quando è in crisi, perché siamo in grado di riconoscere il suo disagio.
Ci sono molti modi in cui si può supportare. Questo sito vuole aiutare sia chi sta pensando al suicidio sia a riconoscere quando qualcuno è a rischio di suicidio e capire le azioni che si possono intraprendere per aiutarlo.
Il suicidio è un rimedio definitivo ad un problema temporaneo. Un’altra soluzione è sempre possibile!

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