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Una “ciclabile umana” a Torino per chiedere al Comune più interventi a favore della mobilità sostenibile

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Più sicurezza per i/le ciclisti/e, più incentivi per la mobilità sostenibile e più infrastrutture per le biciclette: questi gli obiettivi del flash mob in programma martedì 24 gennaio dalle 7,30 alle 9,30 a Torino.

Secondo Legambiente, nel 2022 Torino è stata una delle città più inquinate d’Italia, a causa della qualità dell’aria e della quantità di smog presente sul territorio. “Il numero di auto per 1000 abitanti tra i più alti in Italia: è il doppio di quello medio europeo. – affermano in una nota i/le cittadini/e che hanno organizzato la manifestazione – Nonostante questo, pedalare e muoversi con mezzi a basso impatto ambientale, che dovrebbero essere valorizzati, premiati e sostenuti, continua ad essere pericoloso, soprattutto in quelle strade dove non ci sono ancora – o non è possibile realizzare – piste ciclabili.”

Il Consiglio comunale di Torino aveva approvato a dicembre ’22, una mozione che prevedeva la riduzione da 50 a 30 km/h per le strade senza diritto di precedenza. Tuttavia, se da un lato la natura del provvedimento ha incontrato il favore generale, dall’altro c’è ancora scetticismo sull’efficacia reale del provvedimento: “Mancano ancora tempi e progetti certi per vedere realizzata questa mozione. – si legge nella nota – La riduzione della velocità incentiva la mobilità attiva e riduce il rischio di collisioni e danni letali.”

L’obiettivo della manifestazione però è di respiro più ampio: “Cambiare abitudini di mobilità, rinunciando all’uso dell’auto privata a beneficio di una mobilità attiva, richiede interventi strutturali e una comunicazione chiara. – concludono i/le promotori/rici – Per mostrare che ogni giorno sono tante le persone, di ogni età, che già ora pedalano e si muovono con mezzi sostenibili e che molte di più potrebbero farlo se le strade fossero sicure, organizziamo anche a Torino una ciclabile umana. È un flash mob per rivendicare il rispetto e la sicurezza sulle strade, a beneficio di tutta la collettività, per chiedere più infrastrutture per la ciclabilità e una campagna di sensibilizzazione per disincentivare l’uso dell’auto privata.”

Foto Bike Pride 2016.

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