Cronaca
Ha tentato l’evasione dal carcere di Torino, lo svizzero neonazista che minacciò carabiniere con un fucile
In un video diffuso dai carabinieri si vede un uomo, identificato successivamente come un 31enne cittadino svizzero, impugnare un fucile e minacciare automobilisti e passanti di una stazione di servizio vicino a Meina, in provincia di Novara, poi è risalito sulla Volkswagen e ha speronato 15 vetture guidando sotto effetto di droga. Fermato da un carabiniere di Stresa che ha approfittato di un inceppamento dell’arma, sulla macchina rubata aveva bandiere con simboli fascio-nazisti. Arrestato lo scorso ottobre, il 31enne è stato portato in carcere.
Quest’uomo ha tentato la fuga da Le Vallette di Torino, arrampicandosi a mani nude su per tre piani per rimanere aggrappato alle grate di una finestra. È stato, infine, recuperato dai vigili del fuoco con autoscala su un cornicione con estrema difficoltà. Riportano la notizia i sindacati di Polizia penitenziaria, Sinappe, Osapp, Uil Pa PP, Fns Cisl e Cgil Fp Pp del comparto sicurezza che lamentano: “il carcere di Torino è ormai in balia di una evidente e dilagante prepotenza da parte dei detenuti, giunti ad aggredire, con impressionante disinvoltura, gli agenti e che non vogliono persino essere trasferiti altrove trovando evidentemente in tale istituto assenza di un efficace regime disciplinare e di controllo da parte dell’amministrazione”.
La situazione provoca “serie ed ovvie ripercussioni sulla sicurezza di tutti come dimostra l’assenza di medici disposti a lavorare in istituto. Invochiamo con forza l’intervento del Ministro e del nuovo capo del Dap affinché assumano urgenti correttivi non più procrastinabili a tutela anche della sicurezza pubblica” – concludono i rappresentanti di categoria.
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