Cronaca
Medico parcheggia a cavallo degli stalli davanti all’ospedale per il turno di notte: multato a Torino
Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta da un medico di pronto soccorso, il dottor Pietro Fronda, che denuncia l’eccessiva solerzia di un agente di polizia municipale, responsabile di aver redatto a suo carico una multa che rientra nella legge ma non tiene conto della situazione specifica.
Ieri sera arrivato davanti all’ospedale San Giovanni Bosco, entusiasta di iniziare l’ennesimo turno di notte da Medico di Pronto Soccorso, ho parcheggiato in uno dei pochissimi parcheggi disponibili, tra due auto già in sosta, felice di aver trovato un parcheggio comodo senza dover intraprendere gli abituali 7 giri intorno all’isolato.
Questa mattina, alla fine del mio turno, scopro che un solerte agente di polizia locale, il n. xxxx, aveva “accertato” alle 8.09 che la mia auto sostava in modo “diverso da quanto previsto dalla segnaletica” poiché per un pezzo era a cavallo della linea bianca che delimita due parcheggi a spina di pesce, unico spazio disponibile quando avevo parcheggiato la sera prima.
Sottolineo che non avevo parcheggiato in divieto di sosta o dove proibito, ma in regolari spazi bianchi, solo non precisamente all’interno del singolo stallo delimitato.
Ora, posto che nutro alcuni dubbi sulla stessa legittimità di tale contravvenzione, cosa che ho già chiesto ad un legale di verificare, mi chiedo se davvero la necessità di far cassa della città di torino sia tale dal vessare chi, per motivi di lavoro o di necessità, parcheggia davanti ad uno degli ospedali più grandi della citta. Se consideriamo poi il singolo ospedale in questione, posto in una zona periferica notoriamente vessata dalla malasosta e con un cronico e ben noto deficit di parcheggio, mi viene ancora più spontaneo chiedermi se davvero a muovere il solerte vigile sia stata la volontà di migliorare la comunità o la miope ignavia di chi esegue ordini senza il minimo spirito critico.
Così oggi mi sono trovato a dover affrontare, oltre alla “normale” fatica di un lungo turno di pronto soccorso notturno, anche la beffa di dover pagare un’ingiusta multa per un parcheggio dettato dalla necessità e dallo spazio lasciato dalle altre auto, pur sempre all’interno di parcheggi legali e delimitati.
A coronare questa esperienza infine c’è stato anche il sorriso beffardo del vigile a cui ho chiesto spiegazioni che mi ha sarcasticamente spiegato che se non riesco a parcheggiare nelle strisce allora non dovrei proprio parcheggiare.
Forse il solerte accertatore n. xxxx avrebbe da imparare qualcosa da una notte in pronto soccorso, dove si fa di necessità virtù e dove le guerre di principio non esistono, per il bene altrui.
Forse un po’ di comune buon senso dovrebbe essere insegnato a tutti, specilmente a chi dovrebbe essere al servizio della comunità e che si trova a praticare questo servizio davanti a luoghi di cura, di sofferenza e di umanità, come un ospedale.
Mi chiedo dove sia infine il rispetto verso chi frequenta un ospedale a qualunque titolo, e magari anche verso i famosi “eroi in corsia” che vanno bene a salvare vite, ma ancora meglio a pagare multe.
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