Economia
Decreto contro caro benzina: le pompe obbligate a esporre prezzo medio nazionale
In un decreto del Consiglio dei Ministri di questa sera il governo ha imposto ai distributori di carburante di esporre il prezzo medio nazionale per poter confrontare con il prezzo praticato. La misura ha come intento quella di evitare giochi al rialzo e speculazioni di alcune stazioni di servizio, che però giustificano l’aumento dei prezzi applicati con la revoca del taglio sulle accise. Il dispositivo punisce i recidivi con delle sanzioni e con la sospensione da 7 a 90 giorni dell’attività.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, sentito da Rainews24 dichiara: “La decisione del governo di non confermare il taglio delle accise sulle benzine non è stata presa a cuor leggero, anzi, è stata una decisione molto meditata e sofferta. È una misura che costa oltre un miliardo al mese e il governo ha deciso di utilizzare quelle risorse per finanziare l’aumento delle pensioni minime, il taglio del cuneo fiscale e la rivalutazione delle pensioni minime. Tutte misure sociali. È chiaro – continua – che se ci sarà la possibilità, se i conti lo consentiranno, appena possibile interverremo per ridurre anche il costo della benzina ma abbiamo già investito 30 miliardi per tagliare il costo delle bollette”.
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