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Brasile, l’assassino di Fabio Campagnola di Casale: si è trattato di legittima difesa

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Secondo l’avvocato del 59enne José Pereira Costa, Napoleão Júnior, il suo cliente si è difeso dall’aggressione dell’italiano Fabio Campagnola, 52enne originario di Casale Monferrato, sparandogli due colpi di pistola.

Oltre all’omicidio che è stato filmato dalle telecamere di videosorveglianza davanti a una gelateria a Praia do Frances, nella cittadina di Marechal Deodoro dello stato dell’Alagoas in Brasile si vedono anche i momenti prima degli spari.

“Il video dice più di mille parole, perché mostra l’italiano che colpisce, gli corre dietro e lo picchia. José cerca di uscire da quella situazione, scappa e viene inseguito dall’italiano. E per difendersi dall’aggressione, situazione di palese autodifesa, finisce per sparare all’italiano” dichiara il legale di Costa ai media brasiliani.

Intanto la famiglia di Fabio Campagnola, tra cui il fratello minore Nicola, assistita dall’avvocato alessandrino Claudio Falleti, è volata in Brasile per costituirsi parte civile nel processo. “Il problema è la distanza, siamo in contatto con telefonate e Whatsapp ma solo una volta che saremo là capiremo come muoverci. Dietro alla vicenda ci sono, oltre alla Farnesina, anche l’onorevole Enzo Amich e il sindaco Federico Riboldi –  spiega Nicola Campagnola -. Solo un folle o un corrotto potrebbe definire legittima difesa quello che è successo, questo omicidio non può rimanere impunito”.

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