Società
Monsignor Nosiglia ricorda Benedetto XVI: esempio di umiltà
L’Arcivescovo Emerito di Torino, Monsignor Nosiglia, ha così ricordato la figura di Papa Benedetto XVI, scomparso oggi:
Il suo insegnamento ma anche la sua umiltà mi hanno sempre fornito un esempio e una testimonianza che resta nel mio cuore e nella mia anima come dono a cui attingere nel mio cammino spirituale e culturale.
A lui devo molto: lavorando alla preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù nel 2000, a fianco di san Giovanni Paolo II, ho avuto modo di conoscere e apprezzare non solo la grande qualità di pensiero ma anche la squisita delicatezza nel trattare con le persone.
Come vescovo di Vicenza e poi arcivescovo di Torino ho avuto modo di incontrare Benedetto XVI in più occasioni. Nelle visite «ad limina» (con i vescovi del Triveneto come con quelli di Piemonte – Valle d’Aosta) il Papa ha sempre voluto riservare ampio spazio alla conversazione personale; porto sempre nel cuore i nostri dialoghi e anche le concrete indicazioni pastorali, alcuni aspetti importanti che mi ha indicato per la cura della diocesi di Torino.
La sua morte mi addolora molto anche perché lui mi mandava i suoi libri che ho letto e riletto: mi hanno sempre offerto un tesoro prezioso che mi ha accompagnato nelle mie predicazioni.
Devo a lui la nomina ad arcivescovo metropolita di Torino nel 2010. E, come tutti i credenti, gli sono debitore del grande magistero che ci ha donato come esperto conciliare, docente di Teologia, presidente della Pontificia Commissione Biblica e poi come Papa. In particolare voglio ricordare i suoi libri su Gesù di Nazareth, che hanno saputo ripresentare in linguaggio piano e contemporaneo quella verità del Signore Gesù Cristo che è al centro della vita della Chiesa e delle nostre esistenze di credenti e di uomini e donne.
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