Società
Un treno con il volto di Piero Angela viaggia per l’Italia: ultimo ribelle
Un treno con disegnato sopra il volto di Piero Angela si aggira per l’Italia. E’ stato Alberto Angela a pubblicare una foto che gli è stata inviata e a lnacire l’appello per ritrovare quel vagone che lancia un messaggio estremamente significativo.
“Qualche giorno fa, un amico mi ha inviato questo scatto: su un vagone compare il volto di mio padre con una frase che mi ha molto colpito, “Piero Angela, ultimo ribelle”.
Mi piace pensare che chi lo ha scritto abbia visto nelle parole, nei programmi e nei libri di Piero la rarità di un pensiero semplice, cristallino, equilibrato, che risulta addirittura “ribelle” in un’epoca dominata dall’aggressività delle parole sui social, spesso guidata da personalismi e dalla scarsa preparazione. O forse si riferiva al modo di raccontare la scienza, di divulgare: un gesto di ribellione verso una società che, spesso, spinge a conformarsi e a non farsi troppe domande.
Comunque sia, il messaggio che ci arriva è che si è ribelli perché si pensa e si ragiona con la propria testa, utilizzando la razionalità del pensiero scientifico.
La voglia di ribellione, si sa, è un sentimento molto forte tra i ragazzi. Mi ha colpito che l’autore dell’opera, probabilmente un giovanissimo, abbia considerato ribelle un novantenne, richiamando in questo suo impeto la necessità e l’importanza di un pensiero pacato e ragionato.
È bello pensare, e questo graffito pare dimostrarlo, che Piero sia arrivato anche ai più giovani che lo vedono, ancora oggi, come un amico leale, carico di consigli e saggezza. Un uomo che, attraverso il pensiero libero e la divulgazione, ha voluto lanciare un segnale a tutti.
Proprio la sua mancanza ci fa capire quanto fosse un riferimento per comprendere il nostro tempo, con una capacità rara di vedere molto avanti nel futuro, indicando le emergenze in arrivo e consigliando le migliori strategie.
Oggi, 22 dicembre, mio padre avrebbe compiuto 94 anni. E nel giorno del suo compleanno mi emoziona pensare che questo messaggio, tracciato su un anonimo vagone di un treno, viaggia su e giù per l’Italia (e chissà, forse anche oltre), stimolando riflessioni e curiosità in chi lo legge: quello che mio padre ha sempre fatto con le sue trasmissioni e che, a quanto vedo, continua a fare ancora adesso che non c’è più.
Un abbraccio a tutti
Alberto
PS Avete visto questo vagone passare in qualche stazione? Ditemi dove, scopriamo insieme se sta facendo, davvero, il giro d’Italia.”
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